[supersaibal]Originariamente inviato da andropoff
permettimi di dissentire.
è anni che noi italiani ed europei in generale facciamo fare le produzioni in nord africa e est europeo a prezzi straccioni per poi rivenderli a prezzi esorbitanti.
arrivati in cina ci si è accorti che sti cazzo di cinesi ( ) hanno un brutto vizio: imparare.
oh, se noi impariamo a fare i PC, siamo bravi, se imparano loro, hanno copiato.
che nn ci siano regole chiare nel mondo del lavoro in cina ed in asia in generale è cosa risaputa, che la si faccia uscire solo ora perchè chi sfrutta questa manodopera non sono + "prada" o la "nike" ma sono le loro grosse industrie, è quantomeno patetico.

per decenni abbiamo acquistato cose made in china fatte sottocosto dai cinesi sfruttati, e nessuno ha MAI battuto ciglio, adesso che sfruttano se stessi li denunciamo.... :rollo:

forse è ora di esportare anche là un po di democrazia..

ah, tu preferisci acquistare da uno che produce a poco e vende a tanto o da uno che produce a poco e vende a poco?

(io ci sono stato in cina fino a 3 anni fa, proprio in ditte di confezioni per lo + italiane e ammericane....e pure in altri paesi asiatici.. ho visto bene o male come gira..) [/supersaibal]
guarda che qui non si sta mica dicendo che i cinesi non devono farci concorrenza! Rileggiti il primo post...
Ma c'è modo e modo di fare concorrenza... chiamare un vino cinese "Château Bolongbao" mi sembra poco serio se non una sorta di truffa. O forse mi sbaglio, forse ci sono gli Château pure in Cina! Si utilizza un marchio collaudato e apprezzato per un prodotto che non centra niente. E' come se noi producessimo un vino e lo chiamassimo Champaign o un profumo e lo chiamassimo Chenel n° 5 (cosa che avviene gia a Napoli). I cinesi producessero quello che vogliono, ma non utilizzassero i marchi europei! Questo era l'argomeno del thread