ingegneria x... non so ancora quale.
comunque per come la vedo io chi si iscrive non deve essere ne' un genio ne' un gobbo ne' tantomeno uno che da' l'idea di passare giornate intere sui libri. si presuppone che chi si iscrive abbia un minimo di capacità logico-matematiche. chi non ha un minimo di ''lestità'' mentale e si lascia andare è ovvio che poi si ritira ecc ecc facendo conferire alla facoltà la fama di essere impossibile. E' difficile senza dubbio arrivare ad avere tutti gli esami o quasi con voti intorno al 27 con punte di 30 o 30 e lode ma LAUREARSI magari con la media del 24 non è a mio avviso una cosa trascendentale da scappare dalla facoltà.
Per come vedo legge ad esempio, la' bisogna imparare interi libri quasi a memoria (ma anche la' bisogna ragionare perche' agli esami vogliono che tu ragioni e non ripeta a memoria, pena voto basso) e non la reputo piu' facile di ingegneria, anzi.
Voglio dire senza presunzione che il ritirarsi è conseguenza della scarsa voglia e dell'aver cominciato con cattive ragioni il corso di laurea altrimenti ciò non avviene. Poi bisogna considerare che ognuno ha un certo tipo di intelligenza e se questo qualcuno non è portato per quegli studi ovvio che poi sono dolori. Perciò bisogna scegliere con molta calma e razionalità.. se così fosse ci sarebbe il 5% dei ritirati e non oltre il 50%. L'errore sta nella scelta iniziale non nella difficoltà intrinseca della facoltà che ripeto è impegnativa ecc ecc ma il livello a cui vengono svolti i corsi a quanto vedo non è da strapparsi i capelli, specie negli ultimi anni .![]()
Poi è opinione comune che Ing sia difficile; forse perché la maggior parte delle persone è portata per gli studi letterari... diversamente sarebbero considerate difficili facoltà come lingue o scienze politiche (che per me effettivamente lo sono).
Non in ultimo bisogna studiare, e questo pare che qualcuno l'abbia dimenticato e crede di poter andare avanti con un po' di fortuna e la strizzatina d'occhio dei prof a fine lezione.