Finalmente (a parte alcuni come Alto ecc.) qualcuno comincia a prendere coscienza che quello che sta succedendo nel web e' qualcosa di poco democratico, uno strapotere da una parte, con conseguente abuso e dall'altra indifferenza, menefreghismo ed apatia.
Google non e' il nostro Stato e puo' fare quello che vuole, daccordo, ma il web e' di tutti noi e bisognano alternative; una valida concorrenza da contrapporre e una scelta piu' varia su cui affidare la sopravvivenza della nostra professionalita'.