Se 'cura' è rincoglionire con psicofarmaci, ti garantisco che prenderli in famiglia o in un manicomio non fa gran differenza per un paziente, ma ne fa moltissima per una famiglia, nella stragrande maggioranza dei casi del tutto impreparata ad affrontare il problema di un congiunto con simili problemi[supersaibal]Originariamente inviato da agiaco
Ah tu sei psicologa?
Ce ne sarebbe da dire!![]()
Ma è un altro discorso, ora nel mirino sono gli psichiatri e le loro pretese mediche.[/supersaibal]
In molti casi la reintroduzioni in famiglia di un 'malato mentale' ha avuto un effetto deflagrante sugli equilibri interni, creando situazioni di disagio non solo ai cosiddetti sani, ma anche ai 'malati', che solo, per l'appunto, uno psicologo era in grado di supportare o dipanare almeno in parte, e non certamente uno psichiatra abituato a trattare a suon di medicine
ma come accade spesso in Italia, si fanno le nozze coi fichi secchi, pretendendo di risolvere con minimi investimenti di mezzi situazioni che avrebbero meritato grandi dispiegamenti di energie, economiche e professionali