Nell'area di EuroHIV (Belgio, Danimarca, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Svezia, Svizzera) nel periodo compreso tra il 1995 e il 2000 sono stati riportati poco meno di 44.000 nuovi casi di infezione da HIV, il 37% attribuiti a rapporti sessuali tra uomini, il 35% a rapporti eterosessuali, l'8% a scambi di siringhe tra tossicodipendenti e il 3% ad altre vie (per esempio la trasmissione verticale tra madre e figlio). Le tendenze sono differenti tra i gruppi: mentre i nuovi casi tra i tossicodipendenti sono calati del 32%, quelli dovuti a rapporti sessuali sono rimasti stabili, però mentre tra gli omosessuali maschi il contagio si è ridotto del 12%, il contagio tra partner eterosessuali è salito del 48%.[supersaibal]Originariamente inviato da carnauser
E le percentuali di prima ? no perchè se sul 3% sono aumentati del 48% per cento...vuol dire che manco si arriva al 4,5%
...chiariamoci
Stessa cosa per la diminuziine se prima era (ipotesi ) il 50 per cento diminuire del 12 significa 45%...quindi occhio[/supersaibal]
diciamo che i gay sono diventati molto più attenti ai rischi di contagio degli eterosessuali, e che essendo la percentuale di casi tra gay e etero identica, qualunque limitazione "per sicurezza" non ha ragione di essere.