Ed ecco anche il Vaticano a rompere i coglioni...
ROMA - «Alla ricerca di voti lacera la famiglia». Così commenta l'Osservatore Romano l'apertura di Prodi alle coppie di fatto. Il quotidiano della Santa Sede tuona contro il professore il giorno dopo la lettera inviata dallo stesso a Grillini, presidente dell'Arcygay, per rassicurarlo sul suo impegno a regolamentare le coppie di fatto con lo strumento dei Pacs. «Una dichiarazione - scrive il quotidiano vaticano - che chiama direttamente in causa nella competizione politica la famiglia, la realtà naturale alla quale sono naturalmente inclini l'uomo e la donna. Una realtà fondata, come la stessa Costituzione italiana ammonisce, sul matrimonio. Un tentativo, dunque, di relativizzare e ideologizzare la realtà della famiglia. Una lacerazione inaccettabile». Rispetto alle dichiarazioni fatte dai politici in questa fine estate, l'Osservatore Romano ha sottolineato come «alcuni di questi pronunciamenti sono, occorre credere, frutto di riflessioni articolate e complesse che hanno costituito la base per preparare quella che si preannuncia come una campagna elettorale orientata al procacciamento di tutti i voti rastrellabili sul territorio».

L'ATTACCO DI MASTELLA - L’apertura di Prodi alle coppie di fatto ha trovato in disaccordo anche un alleato dell'Unione, il segretario dei Popolari-Udeur Clemente Mastella che ha espresso «sorpresa e allarme». «Nella sua lettera a Grillini il Professore fa riferimento alla sintonia con gli altri leader della coalizione ma in nessuno dei confronti finora avuti nella Fabbrica del programma questa ipotesi si era mai affacciata al punto da essere dibattuta fino in fondo» ha spiegato. In altri termini, Prodi non può dire che «gli altri leader sono d’accordo con me». Mastella insiste, poi, che «sulle coppie di fatto la nostra posizione, che è quella della tradizione popolare e cattolica, è ben nota: prima di tutto la famiglia. E con ciò la salvaguardia dei valori portatori dell’unica unione che riconosciamo e che è sancita davanti a Dio: il matrimonio tra persone di sessi differenti».

FOLLINI: PRODI COME ZAPATERO - Per il resto, da Fassino a Castagnetti, il centrosinistra applaude. Contro le dichiarazioni di Prodi si è invece scagliato compatto il centrodestra. «Ricordavo Prodi come un giovane manager democristiano. Lo ritrovo oggi come un più attempato dirigente politico zapaterista. Come coppia di fatto, quella fra Prodi e il suo doppio mi sembra fra le meno riuscite» ha affermato in una nota il segretario dell'Udc, Marco Follini. «Lui guarda con favore alle coppie di fatto - aggiunge il leader centrista- mentre noi guardiamo con favore ancora maggiore alla promozione della famiglia». Tempestiva è arrivata la replica di Grillini per il quale la proposta del Pacs non va confusa con quella spagnola del matrimonio fra omosessuali. In una lettera al segretario dell'Udc, Grillini si dice «stupito» da queste parole che «non tengono minimamente conto dei contenuti della proposta di legge di cui sono il primo firmatario e che è stata sottoscritta da 161 parlamentari dell'Unione».
BINDI: FOLLINI TEOCON - Prende le distanze da Follini anche Rosy Bindi, responsabile Politiche Sociali e della Salute della Margherita: «Abbiamo lasciato Follini giovane moroteo, aperto al dialogo e capace di far interagire i valori cristiani con le trasformazioni e i cambiamenti della società. Lo ritroviamo teocon, prigioniero di un uso distorto e strumentalizzante dei principi religiosi e etici. Da lui non accettiamo lezioni sulla famiglia... Non abbiamo mai nascosto la nostra distanza da Zapatero e non condividiamo la scelta sui matrimoni gay e il mancato rispetto del pluralismo culturale e religioso della società spagnola operato con quella legge. Né Prodi ha mai messo in discussione il nostro diritto di famiglia».
12 settembre 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...2/coppie.shtml

ROMA - «Voglio ribadire che ho ripetuto le stesse parole dette il 21 luglio e fatte proprie da tutta l’Unione». Dopo la bufera scatenata dalla sua apertura sulle coppie di fatto, Prodi, al termine del vertice dei leader del centrosinistra, chiarisce alla stampa il suo punto di vista sui Patti civili di solidarietà (Pacs) e si dice «stupito dalla polemica» che ne è scaturita, «una polemica basata sul nulla». Nel pomeriggio Mastella aveva contestato Prodi che aveva parlato di intesa nell'Unione sul Pacs, mentre Follini lo aveva additato come «politico zapaterista».
Prodi ricorda di aver ripetuto «senza cambiare una sillaba, le stesse parole» pronunciate, su questo scottante tema dei patti di solidarietà civile, a San Martino in Campo il 21 luglio scorso, durante il conclave dell'Unione. Su quelle parole - prosegue il candidato leader del centrosinistra - si è registrata «l'opinione concorde di tutta l'Unione». Prodi puntualizza: «Non ho mai equiparato le coppie di fatto al matrimonio, non ho mai parlato di adozioni. Ho parlato di una differenza totale rispetto all proposte di Zapatero».
Il leader dell'Unione tiene poi a sottolineare un altro dato non certo secondario: «La regolamentazione delle conseguenze civili delle unioni di fatto è stata già fatta in tutti i paesi europei e in Spagna è stata proposta dal governo Aznar e non da quello Zapatero».
12 settembre 2005

http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...12/prodi.shtml