-Bigott mit uns! Si compie la profezia degli antichi testi: "Quando udrai un fragor a mille decibèl, giù dal ciel piomberà Ratzingeeer, veloce distruttore come un lampo non dà scampo, odia la paura non conosce la pietà. Altolà, falsità, fermati malvagità, su di voi avvoltoi c'è Ratzingeeer!". E ora, dopo l'"habemus papam", è ora dell'"habemus fifam". Perché, vaticini a parte, era da sessant'anni che un tedesco non si ritrovava in mano tanto potere: forse è proprio il caso di raccomandarsi a Dio.
- Archiviato il pontificato del Grande Comunicatore, la Chiesa si affida al Grande Scomunicatore. Quando si è affacciato al balcone di San Pietro, Benedetto XVI ha guardato la folla osannante con le lacrime agli occhi: “Crazie – ha mormorato commosso -, pecato ke tre qvarti ti foi antrà a inferno”. Successivamente ha invitato i fedeli a tornare a casa: "Date un ceffone ai vostri pampìni - si è raccomandato - e dite: questa è karezza ti Papa".

- "Umile lavoratore nella vigna del Signore", si è definito il nuovo pontefice, ma i colleghi di vendemmia storcono il naso: "Non ha mai toccato un grappolo, ha sempre fatto il sorvegliante e bastonava i vignaioli che battevano la fiacca". Importante il contributo di Ratzinger alla teo-enologia: uscito dallo stesso seminario tedesco che ha sfornato il noto cardinal Riesling e l'arcivescovo Mueller-Thurgau, si è distinto nella creazione di vini eccellenti, come il "Deus Est Est Est", bianco secco ortodosso con retrogusto ascetico, il "Cilicio superiore", ottimo vino da meditazione, e il "Giordano Bruno", apprezzatissimo come brulé. Alcuni enologi sottolineano il suo atteggiamento contraddittorio: vituperava i vini adulterati o con tracce di zolfo, ma da parte sua li battezzava appena possibile.
- "E' l'unica cosa non di sinistra in Italia", ha gongolato il ministro delle Riforme Calderoli alla notizia dell'elezione di Joseph Ratzinger. Secondo voci accreditate dai camerlenghi leghisti, lo stesso Umberto Bossi potrebbe concedere un'udienza particolare al nuovo pontefice nella sua nuova residenza di Comerio, sempreché Benedetto XVI accetti di trasferire il papato a Vimercate, assuma il titolo di "Grande Druido del Dio Po" e la smetta di vestirsi con quei camicioni da beduino.
- La statura intellettuale di Benedetto XVI rischia di mettere soggezione ai semplici fedeli. Ma niente paura: uno che ha scritto libri a quattro mani con Marcello Pera e Vittorio Messori non può avere tutta quella puzza sotto il naso. Intanto Giuliano Ferrara si prepara a lasciare la direzione del Foglio: ora che Ratzinger è diventato Papa, il posto di prefetto alla Congregazione per la dottrina della Fede è suo.