I dati di fatto sono il risultato dell'indagine epistemologica sull'evidenza dello stato delle cose ovvero della condizione della natura e della verità. Galileo ne è il precursore e l'uso avviene nella scoperta dell'esegesi galileiana cioè tramite: indagine, scoperta, induzione e riconduzione al tutto. Copernico e Keplero nella sostanza affinano il metodo rivalendosi dei concetti avanzati dell'ermeneutica e del peripatetismo introducendo l'ascultamento dell'idiosincrasia e cioè la deduzione logico-scientifica del fatto nudo e crudo prima dell'indagine epistemologica che è ovviamente il completamento di tutto il processo.