l'esser divenuto oggetto di studi e ricerche gonfia le vele del vascello del mio orgoglio di scrivanoOriginariamente inviato da darkkik
Io mi ero fermato, comunque i post sono qui:
http://www.google.com/search?q=D56&h...=forum.html.it
insomma, un classico, od una macchietta, forse, per taluni
portando il mio sommesso parere alla quistione, ravviso nella sentita riprovazione dell'amica berenice un senso etico, una volontà morale, una verità d'accenti che la rende unica
non è quistione di stile, ma d'animo: ella s'immedesima in chi, scrivendo in questi perigliosi luoghi, cerchi consiglio, o finanche una parziale comprensione della sua ira, della sua sensazione amara rispetto a concreti eventi, a vere situazioni della sua giovine esperienza, e trova in prima istanza, lazzi, derisione, ironia
ebbene, non è così tragico, dietro la battuta sferzante vi è forse il desiderio del giocoso alleviare, sdrammatizzare, buttare in burla per meglio sopportare
però la presa in giro è accettabile solo laddove chi scrive conosce il gioco, il suo ironico incedere, altrimenti, diven solo specchio di narcisistica ferocia di chi scrive, e gioco greve, inelegante alfine
certo, il mondo del lavoro ha oggi come regola lo sfruttamento, che taluni chiamano modernità, ed io credo che convenga evitare di subire, giacchè chi pecora si fa, il lupo lo mangia, ma ci vuol scaltrezza, come il topo rode il formaggio da dentro, necessita entrare nei gangli d'un certo luogo di lavoro, e quando si è indispensabili, inesorabili, si alza la posta, ma non ci vuole fretta, ahimè