Uhm, così a occhio, la credibilità del libro non mi pare aiutata dai soliti tentativi di far passare la tesi dei "due pesi e due misure" nell'attività di magistrato di Di Pietro. Ciò non toglie che la TAV sia una porcheria e che il ruolo di Prodi all'epoca sarebbe meritevole di approfondimenti, magari da qualche giornalista meno di parte.