[supersaibal]Originariamente inviato da guendalina.exe
L'altro ieri ho finito questo maledetto libro,di arthur phillips.
non saprei classificarlo, ci ho messo molto ad ingranare ,poi è stato avvincente,leggendolo da sveglia, e poi..bè..non c'ho capito un gazzo.
adesso,io non sono un nobel di perspicacia e puo' darsi che il finale sia ovvio e chiaro, ma io ho letto sto libraccio in tempi molto spezzati e non tanto in rilassatezza:

per il primo terzo del libro ho un po' sottovalutato tutti gli intrecci fra i personaggi e ho fatto un po' di casino con i nomi.
per di piu' sono arrivata alla fine aspettandomi da un momento all'altro che trilipush si rivelasse caldwell mascherato da borghese. ho cercato anche nell'ultimo frontespizio del cartonato (scherzetto:come avevi capito tu,brutta intelligentona,mr. trilipush è caldwell mascherato)
scrivo all'autore chiedendo un sunto con le immagini o qualcuno l'ha letto e se lo ricorda?
e soprattutto,mi dice chi cavolo è Gogo? [/supersaibal]
L'ho letto l'anno scorso appena uscito, pensavo fosse una figata, ma il romanzo epistolare non mi ha fatto impazzire, soprattutto per come è stato messo giù. Philips ha creato una storia semplice che solo il lettore capisce, ma solo perché può leggere le note delle lettere dei due protagonisti (trilipush e il detective).



S



P



O



I



L



E




R



Trilipush (l'archeologo) non vuole più essere caldwell (ha i suoi motivi per rimanere morto) e nel finale, rincoglionito dalla gamba dolorante e dall'invidia verso l'altro archeologo (non ricordo il nome) crea la camera mortuaria usando i gatti di casa e il suocero come fosse il gran sacerdote. Questo perché nella sua mente, lui si sentiva il re egizio (lapsus) che cercava e nel cercare tutte queste cose è impazzito.