Un film lieve su una storia come tante, a seguito dei pesanti strascichi dell'immediato dopoguerra.
I personaggi mi sono piaciuti tutti, o quasi. Albanese, con quel suo carattere stralunato, lo adoro.
La Ricciarelli, bho, evanescente come minimo. Sembra che l'abbiano corretta in studio.
E poi, altro appunto, alcune scene mi sembrano poco funzionali al filo narrativo. Tipo quelle in cui la Ricciarelli cerca di sottrarsi ai sotterfugi del figlio.
Ed è una cosa che ho notato in altri film di Avati.

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