ti stanno cercando! sei spacciato!

- Stai zitta, mamma! Zitta zitta zitta! Sono stato attento, ho messo tutto in ordine, ho pulito ogni cosa...

sei sempre stato un disodinato! farai qualche guaio anche questa volta!

- No...

Ora la voce risoluta di prima era diventata il lamento di un bambino. Poi lo sguardo gonfio di lacrime si indurì di nuovo.
Gli ritornò in mente la compostezza e la finezza della ragazza dai capelli di paglia. Quello sguardo che si perdeva tra i flutti, che passava, senza perdere il suo chiaro splendore, dalla scontatezza della vita allo stupore della morte. Guardò i fogli sul bancone.
Pensò di aver fatto un buon lavoro. Era proprio un buon lavoro, preciso meticoloso. Tutti girati nello stesso senso, non una sbavatura, non un'orecchia piegata. Accarezzò la risma e controllò ancora una volta che tutti i fogli fossero pareggiati.
Dlin
- Ciao, sono pronte le mie fotocopie?
Alzò lo sguardo, sorrise.
- Certo signorina. Eccole qua.