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  1. #1

    Microformats: standard negli standard

    E' da un po' di tempo che si sente parlare di questi Microformats ed io, da un paio di giorni, sto cercando di approfondire la questione. Il punto di partenza è questo:

    - www.microformats.org/about

    Faccio una breve parafrasi della descrizione presente sul sito:
    Progettati innanzitutto per le persone e per le macchine poi, i microformat (micro formati) sono un insieme di semplici formati liberi di dati, costruiti basandosi sugli standard esistenti e maggiormente affermati.

    Invece di gettare via quello che oggi funziona, i microformat intendono risolvere i problemi più semplici adattandosi ai comportamenti ed ai modelli correnti di uso, come XHTML, CSS, ECMAscript, XML e via dicendo.
    Sembrano dunque uno metodo per lavorare in modo più pratico ed intelligente e, soprattutto, sono formati dettati dall'esperienza quotidiana e quindi provengono soprattutto dalle esigenze concrete.

    Insomma, degli standard dentro gli standard. Per fare un esempio, proviamo a pensare al menù di un sito web: spesso, per crearlo, utilizziamo ripetitivamente la stessa struttura senza accorgercene, ovvero una lista non ordinata in cui inseriamo, in ogni suo elemento, un link di detto menù. Provando ad immaginare un'organizzazione del lavoro in cui le procedure ripetitive vengono ottimizzate, ogni volta che dobbiamo realizzare una barra di navigazione potremmo ricorrere ad un uso specifico di XHTML, che, seppur semplice nella struttura, rappresenta una sorta di piccolo standard nello standard.

    Ovviamente lo spettro delle possibilità è infinito. Ecco alcuni dei microformat attualmente catalogati:

    - http://microformats.org/wiki/Main_Page

    Nell'edizione di A List Apart uscita ieri (29 novembre 2005) viene illustrato un micro formato per la creazione di impaginazioni di libri utilizzando XHTML, CSS ed un software per macinare il codice e restituirne il relativo PDF:

    - http://alistapart.com/articles/boom

    Davvero interessante.

    Mi pare che questo modo di lavorare possa portare ad un miglioramento notevole dei nostri documenti web proprio grazie all'uso condiviso di metodi di lavoro già insiti nei nostri cari standard web.

    Se avete qualche idea potremmo cominciare anche noi a buttare qualche spunto per la creazione di micro formati. Io, per esempio, ho già qualche idea. Ultimamente mi sono imposto di trovare un modo per documentare con precisione e coerenza le analisi e gli studi di progetto per la creazione di un sito web, quindi mi occorre una struttura logica e di mark-up da poter usare ad ogni nuovo lavoro. Spero a breve di riuscire a postarvi un esempio.


  2. #2
    1. solve a specific problem
    2. start as simple as possible
    3. design for humans first, machines second
    4. reuse building blocks from widely adopted standards
    5. modularity / embeddability
    6. enable and encourage decentralized development, content, 7. services
    1. Si può risolvere anche senza.
    2. Sul web niente è semplice, come nella vita.
    3. se si usa il pc tutto si traduce sempre in binario, quindi...
    4. ecologia dei siti web?
    5. ma non si era parlato di un linguaggio per umani e non per macchine?
    6. easy man, dipende da cosa intendi... e dipende da che lavoro stai realizzando. se devo fare cinque pagine, a che pro?
    7. di che tipo?


  3. #3
    Originariamente inviato da thomas_anderson
    1. Si può risolvere anche senza.
    2. Sul web niente è semplice, come nella vita.
    3. se si usa il pc tutto si traduce sempre in binario, quindi...
    4. ecologia dei siti web?
    5. ma non si era parlato di un linguaggio per umani e non per macchine?
    6. easy man, dipende da cosa intendi... e dipende da che lavoro stai realizzando. se devo fare cinque pagine, a che pro?
    7. di che tipo?

    1. Ma che discorsi... questo è un modo di risolvere i problemi.
    2. Leggi bene: "as simple as possibile".
    3. Mi sa che non hai inteso il discorso. Qui il concetto è quello di progettare venendo incontro soprattutto alle esigenze delle persone, non di scrivere codice per le persone. La tecnologia è un mezzo, non il fine.
    4. Spiegati meglio. Qui, da quanto ho capito, la questione è quella di defire blocchi di codice ben studiato, analizzato e testato da poter riutilizzare in ogni evenienza.
    5. Vedi il punto 3.
    6. Anche dovessi fare una sola pagina, il fatto è che i microformati potrebbero essere visti come degli strumenti all'interno di un metodo di lavoro ben definito, quindi possono tornare utili in ogni evenienza.
    7. Non ho capito. Puoi essere più chiaro?

  4. #4
    Piero, ogni volta che sento certi discorsi mi viene in mente la storia degli spazzolini elettrici... tutti erano arci sicuri che avrebbero soppiantato quelli tradizionali, ed invece, guarda un pò, nei supermercati si vendono ancora quelli tradizionali la domanda che io faccio è questa: quante persone sono in grado di usare questa tecnologia? la gente già fa fatica a stare dietro ad XHTML e CSS, figuriamoci poi se gli viene in mente di abbracciare una cosa del genere. Quando i browser saranno in grado di supportare le nuove tecnologie, come XHTML 2 e CSS 3, ci sarà un cambiamento. Già adesso i browser anche compliant non supportano appieno tutte le tecnologie disponibili (come i CSS Aural, ed è una vergogna per tutti ), quindi parlare di queste cose mi sembra un pò prematuro (detto con tutto il rispetto ).

  5. #5

  6. #6

    x pierofix

    molto interessante, ti ho inviato pvt

  7. #7
    ciao Pierofix,
    ho letto il tuo post sui microformati e l' ho trovato molto interessante, ho già messo in pratica la struttura hCard su alcuni miei siti, vedi qui:

    sito 1
    sito 2

    però non ho bene capito come saranno interpretati poi tali metadati
    potresti farmi un esempio pratico?

    ciao e grazie

  8. #8
    Bè, già il fatto che hai applicato un CSS a quella struttura è un risultato concreto, no? Per l'interpretazione dei dati da parte di un dispositivo mi sa che oggi siamo ancora in una fase troppo prematura.

    Diciamo che in questo caso i Microformats aiutano a seguire una struttura semantica e ben definita, delineano un piccolo standard negli standard che, se acquisisce una forte diffusione, potrebbe essere in futuro la base per la creazione di applicazioni in grado di macinare quei tipi di dati.

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