[supersaibal]Originariamente inviato da nikoèstancoehasonno
Com'è che la vedi, wsim? [/supersaibal]
Vedi, a 15 anni non credo che nessuno di noi sia stato diverso dai Ricucci o dai Coppola, e nemmeno a 20-25 anni, sono anche loro figli di gente "normale".
E tutti abbiamo cominciato a lavorare con lavori "normali"...

Soltanto che quei signori là hanno deciso a un certo punto della vita di puntare più in alto, con qualche amicizia, tante coperture, e soprattutto maneggiando tanto denaro, NON LORO, ma prestato da altri che fiutavano l'affare ma che non volevano esporsi e ai quali andava benissimo che al loro posto si fossero bruciati un Ricucci o un Coppola...

"ahò, qua cce stà un immobbile da comprà a sessanta mijardi ma se pò rivende a centovventi, se pò ffà e io me pijo 20 mijardi e c'ho n'amico in banca che mme copre, il nome ce o metto io...però i 60 mijardi me je devi prestà sur conto svizzero..."

Credi che le cose siano andate diversamente da come le ho messe qua sopra in un pietoso romanesco?
Non siamo molto distanti, secondo me, ma a parte il giro di soldi, le connivenze, la corruzione e le persone che da una speculazione escono sempre rovinate (perchè ci sono famiglie, di solito, nei palazzi che vengono acquistati, rivenduti, demoliti e trasformati - e c'è anche qualcuno, ingenuo, che si accoda all'affare con capitali minimi e che di solito raccoglie , se va bene, solo briciole), la domanda che mi faccio è una.

E' etico tutto ciò?

Io non credo, sarò fesso ma non credo, per questo dico che non mi sento nato dalla parte sbagliata, e, aggiungo, non ho nè invidia nè rimpianto per questo.