[supersaibal]Originariamente inviato da trinityck
non immaginavo che la sabbia fosse così fetente. Insomma, in pista cadono a velocità ben più elevate e si rialzano. Nel trial si fanno voli di 20-30 metri giù per i dirupi e si rialzano. Peggio dell'isola di man =/ [/supersaibal]
Il motivo della gravità degli incidenti è esattamente quello che diceva Gioggio. Se vai a 160 km/h in piedi sulle pedane e ti infili nella sabbia fine l'anteriore ti si pianta nel giro di cinque metri, e tu voli via. Atterrando nella stessa sabbia fine ti fermi di botto. Non scivoli, cioè non hai possibilità di scaricare l'energia.
In pista fanno scivolate da paura (dissipano energia) in prati e spiazzi che ci atterra un Jumbo Jet, e le velocità di caduta tante volte non sono così superiori a quelle del deserto.
Nel deserto cadi a manetta, in pista cadi in curva.
Peggio del TT non lo so, anche quella corsa non è proprio all'acqua di rose.
Questo genere di motociclismo è tutta un'altra cosa rispetto alla velocità. Questi si sparano sei o sette ore a centocinquanta all'ora in piedi sulle pedane, su un fondo che non hanno mai percorso prima, senza sapere cosa c'è davanti a loro. Il deserto. Sei o settecento chilometri di tappa. La gente che ha la fortuna di poterlo fare mette in conto tutto, anche questo.
Te lo dico da motociclista: meglio morire così che in un letto di ospedale.