[supersaibal]Originariamente inviato da d2D+
a saperlo ti incazzeresti ancora di più, credimi [/supersaibal]
Ti correggo: non solo lo so, ma son anche contento che lo dicano.

Il Fisco si era affrettato a sostenere che quel patrimonio proveniva da una attività illecita. Siccome la legge stabilisce che va tassato anche questo tipo di reddito, la donna doveva pagare. «La verità — rispondono nella sentenza i giudici presieduti da Sandro Raimondi — è che, alla luce dell'attuale ordinamento, i proventi della prostituzione non possono essere considerati tecnicamente redditi» perché non possono essere collocati né tra le attività illecite, né tra quelle lecite. Per giudicare, la Commissione è andata anche a vedere gli atti della Corte di giustizia europea e della Cassazione, scoprendo che secondo entrambe i proventi della prostituzione non sono tassabili perché si tratta di una «forma di risarcimento del danno» che la donna subisce alla sua dignità vendendo se stessa. Nei vari Paesi dell'Unione europea la prostituzione è affrontata in modo diverso. In alcuni è illegale, in altri, come in Olanda e in Germania, è sottoposta a una regolamentazione. Da quando nel '58 la legge Merlin eliminò le case chiuse, in Italia (dove sono puniti lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione) periodicamente si discute su come intervenire. Senza risultati. In attesa di avere almeno una dignità «fiscale», Bocca di rosa continua a non compilare il 740.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/C...ostitute.shtml