con un traduttore online (non google) dato che ho preso 20 al pet di inglese all'università la mia traduzioen non è affidabile

Roma, Jan. 19 - l'Italia preleverà suo quasi 3,000 truppe da Iraq dalla fine dell'anno, il ministro di difesa disse giovedì. L'annuncio entrò durante una campagna di elezione ferocemente lottata in una nazione dove non è popolare la presenza di truppe italiane in Iraq.

"Questa non è una ritirata, una parola che non è parte del nostro vocabolario" che il ministro di difesa, Antonio Martino ha detto ad una commissione parlamentare. Piuttosto, lui disse, è un "dignitoso e solo ritorno."

Era il primo annuncio formale dei piani dell'Italia per le sue truppe in Iraq, sebbene il governo centro-corretto di Primo Ministro Silvio Berlusconi il signaled i mesi di mossa fa agli elettori dell'Italia ed all'amministrazione di Bush a Washington. Sig. Berlusconi sta strascinando in sondaggio d'opinione, e la decisione sembrerebbe alleviare della pressione da un problema particolarmente sensibile.

L'Italia ridusse il numero delle sue truppe in Iraq da 300 ultimo anno, e Sig. Disse Martino un altro 300 lascerebbero l'area che loro pattugliano circa la città meridionale di Nasiriya dalla fine di gennaio.

Lui disse 1,000 più truppe lascerebbero l'Iraq entro giugno, di fronte al finale prelevamento della forza italiana alla fine di anno. Da poi, lui disse, "la missione sarà considerata su e compiuto."

I sondaggi indicano che la maggior parte di italiani oppone la presenza delle loro truppe in Iraq, a causa di opposizione generale alla guerra e la paura che fa l'Italia più vulnerabile ad un attacco terrorista. L'opposizione centro-sinistra, condotta dalla prima Primavera Ministro Romano Prodi oppone fortemente il coinvolgimento dell'Italia in Iraq, sebbene hanno detto i suoi leader loro non metterebbero in pericolo la stabilità nella regione immediatamente estraendo truppe.

L'Italia ha il più quarto-grande eventuale di truppe in Iraq. Mentre non è grande in numeri, l'amministrazione di Bush ansioso dimostrare che lo sforzo in Iraq è un carico condiviso fra alleati, reagì con della rabbia l'anno scorso quando Sig. Berlusconi provvide una botte di spina la possibilità di prelevare le sue truppe prima.

Giovedì, comunque, la Casa Bianca chiamò l'annuncio dell'Italia "un'indicazione di progresso" che le truppe di Iraqi erano in modo crescente capaci prendere la gestione del paese.

"L'Italia sta facendo questo tutti in consultazione vicina con coalizione costringe", Scott McClellan, il portavoce in Casa Bianca detto a Washington.

In discussioni pubbliche e precedenti su un prelevamento di truppe, Sig. Berlusconi e gli altri ufficiali italiani erano accurati per circondare con una siepe le loro scelte, dicendo che nulla sarebbe accaduto senza approvazione degli Stati Uniti, Iraq e gli altri alleati. Nel suo annuncio giovedì, Sig. Disse Martino il prelevamento era in accordo coi piani delle Nazioni Unito, Nato ed Iraq.

Sig. Disse Martino era possibile che personale italiano, incluso soldati sarebbe rimasto in Iraq dopo la fine dell'anno, sebbene solamente come parte di una squadra di ricostruzione civile.