PROLOGO
Jacques Saunière, direttore del Louvre, ha un inaspettato incontro notturno con un proiettile (gentilmente fornito da un killer albino alto due metri appartenente all'Opus Dei) che gli trapassa lo stomaco.
Prima di morire dissanguato nel salone principale del suo museo, l'anziano direttore deve riuscire a passare a qualcuno un terribile segreto che potrebbe cambiare la storia dell'umanità intera.

CAPITOLO 1
Robert Langdon, professore americano di simbologia religiosa, viene svegliato da una telefonata nel cuore della notte da una telefonata del portinaio del suo hotel (il Ritz di Parigi, tanto per farvi capire perché i professori italiani tendono a cercare lavoro all'estero).
Portinaio: "Qui è la portineria, Monsieur, c'è una persona che chiede di lei. Insiste che è urgente"
RL: "posso sapere chi è?"
Portinaio: "in teoria si, però non glielo dico perché altrimenti il lettore smetterebbe di fremere di curiosità e si annoierebbe"
RL "capisco" (riappende il telefono)
Dopo pochi secondi appare il tenente Collet della polizia parigina bussa alla porta di RL, lo informa della morte di Saulniere, gli mostra la foto del cadavere in posa plastica e tutto pasticciato col sangue e lo invita ad andare con lui al Louvre per aiutarlo nelle indagini.

CAPITOLO 3
Lo spazio-tempo viene alterato in modo da rendere necessario un intero capitolo di riflessioni e divagazioni per andare dal Ritz al Lovre, che stanno a poche centinaia di metri l'uno dall'altro.

CAPITOLO 4
La piramide del Lovre è costruita con 666 latre di vetro, quindi Mitterand era un satanista.

CAPITOLO 6
L'Ispettore Fache porta finalmente RL sulla scena del delitto.
La Grande Galleria è illuminata solo da una tenue luce rossastra, mentre l'illuminazione principale viene lasciata spenta per permettere allo scrittore di tirare in lungo con le descrizioni e i dialoghi e impedire al RL di vedere il corpo dell'anziano JS prima di un adeguato crescendo di tensione.
Finalmente il cadevere fa la sua comparsa in scena e scopriamo così che, prima di morire, JS è andato dall'altra parte della Galleria, si è spogliato completamente e si è disegnato un pentacolo intorno all'ombelico.

CAPITOLO 8

Prima di fare questo però JS ha usato un pennarello speciale per tracciare sul pavimento alcune scritte visibili solo ai raggi ultravioletti, e più precisamente:
1) un enorme cerchio dentro al quale si è poi sdraiato a gambe e braccia spalancate per fare l'imitazione dell' Uomo Vitruviano di Da Vinci
2) le scritte "13-3-2-21-1-1-8-5", "O, draconian devil", "Oh, lame saint", "PS, trova Robert Langdon"
Questo ovviamente non può che significare una cosa: ossia che la Chiesa sta cercando di distruggere il femminino sacro e che JS faceva parte della Wicca, teneva un blog, era vegetariano e aveva una sfrenata passione per i gatti.

CAPITOLO 9-16

Arriva sulla scena del delitto anche Sophie Neveu che, come dice il nome stesso, è la nipote di JS e anche, casualmente, agente di polizia nella sezione di crittologia.
Scopriamo che:
1) RL è pesantemente sospettato dell'omicidio, viene tenuto sotto stretta sorveglianza, ha una microspia nella tasce della giacca.
2) "13-3-2-21-1-1-8-5" è l'anagramma di "1-1-2-3-5-8-13-21"
3) I messaggi segreti di JS non erano destinati alla Polizia, ma alla propria adorata nipotina Sophie. Infatti la sua posizione da Uomo Vitruviano serviva proprio per attirare la sua attenzione, visto che probabilmente vedere la foto del proprio nonno morto e sdraiato tutto nudo nel Louvre con un pentacolo disegnato sul petto non l'avrebbe incuriosita abbastanza.
SN decide di aiutare RL a fuggire dal Louvre.

CAPITOLO 17-18-19-20-21-22-23-24-25-26

SN e RL passano un bel po' di tempo neascosti nelle toilettes del Louvre, mentre l'Ispettore Fache insegue una saponetta per le vie di Parigi, pensando che si tratti di RL.
Cercando di non annegare nel mare di divagazioni più o meno noiose e banali sui tarocchi, i pentacoli, le proporzioni divine, Leonardo, la Gioconda e gli anagrammi, il lettore scopre che JS era a capo di un'importante setta segreta e che la sua nipotina Sophie l'aveva visto fare una cosa così terribile, così terribilissima, ma così talmente terribilissima che non la potrà rivelare fino al capitolo 74.

CAPITOLO 27

Fache arresta la saponetta e la costringe a confessare di essere RL, poi chiama i poliziotti che sono rimasti al Louvre e gli intima di entrare nella Grande Galleria e di arrestare anche SN.

CAPITOLO 28

RL e SN risolvono infine gli anagrammi di cui al Capitolo 8, si recano davanti al quadro della Mona Lisa (il cui nome richiama ancora una volta al simbolismo femminile, come qualunque veneto potrebbe confermare) e vi trovano un nuovo indovinello di JS: "So dark the con of a man".
Il riferimento al femminino sacro è ovvio ed evidente, visto che "con" è il nome francese di quello che in veneto viene chiamato "mona".
I nostri due eroi non riescono però a capire cosa possa significare esattamente la frase "così oscura è la figa di un uomo", e mentre meditano sul da farsi vengono raggiunti da uno dei poliziotti presenti all'interno del Louvre che gli punta la pistola e gli intima di fermarsi.

CAPITOLO 30

SN minaccia il poliziotto brandendo un quadro di Leonardo (più precisamente il celebre "Madonna on the rocks", in cui la Vergine prepara un cocktail all'angelo Uriele), si fa consegnare la pistola e scappa insieme a RL e tenendo in pugno una misteriosa chiave che il nonno aveva nascosto dietro al quadro.
Ovviamente il nome del quadro era la soluzione del difficilissimo indovinello sulla figa oscura.

CAPITOLO 32

RL e SN scappano a bordo di una Smart.
La polizia appostata intorno al Louvre scambia la macchina per una saponetta a quattro ruote e la lascia passare.

CAPITOLO 35

RL e SN fingono di comperare un biglietto del treno ma in realtà prendono un taxi per andare ad aprire la cassetta di sicurezza il cui indirizzo è stato scritto dall'infaticabile JS su restro della chiave misteriosa usando l'ormai celebre pennarellone ad inchiostro invisibile.
Ovviamente SN ha in tasca una torcia a luce ultravioletta e può quindi leggere il messaggio lasciatole dal nonno.

CAPITOLO 37

Per arrivare all'indirizzo scritto sulla chiave occorre attraversare il Bois de Boulogne, celebre luogo in cui si celebra la fusione tra il femminino e il mascolino.
Durante l'attraversamento del parco un travone mostra l'uccello al Professore che, in preda allo shock, inizia a delirare sul santo Graal, i Templari e il Priorato di Sion.

CAPITOLO 38

Il tassista, terrorizzato dai deliri di RL decide di chiamare la polizia.
SN, essendo della Polizia, si affretta a rispondere puntandogli la pistola alla tempia e intimandogli di scendere dal taxi.

CAPITOLO 40-41-42-43-44-45

I due fuggiaschi arrivano all'indirizzo indicato sulla chiave, che si rivela essere la sede di una filiale della Banca di Zurigo, infilano la chiave, digitano la sequenza di Fibonacci, recuperano il contenuto della cassetta (che, contrariamente alle aspettative, non è il Graal) e, con la complicità del direttore della banca, passano sotto al naso della polizia nascosti dentro ad un furgone portavalori.

CAPITOLO 46-47-48

La scatola misteriosa non è il Graal, ma contiene qualcosa che può dare preziose indicazioni sul suo ritrovamento, a patto che si riesca a indovinare la misteriosa parola di cinque lettere che la farà aprire.
Il Graal comunque non è una coppa ma qualcos'altro di molto più importante che è così sconvolgente che la sua vera natura non verrà rivelata fino al capitolo 60

CAPITOLO 49

Il banchiere svizzero cambia idea, minaccia con una pistola SN e RL e si fa consegnare la scatola, poi si fa dare una sportellata in faccia e si accascia al suolo.
I due avventurieri scappano con il furgone portavalori alla ricerca di aiuto.

CAPITOLO 51-52-53-54

L'aiuto cercato è quello di Sir Leigh Teabing, storico inglese che abita in un gigantesco castello nella zona di Versailles e maggior esperto mondiale di Graal e dintorni.
Il fatto che sia immensamente ricco e che abiti in in castello pieno di ogni sorta di opera d'arte preziosissima implicherebbe ovviamente il fatto che sia circondato da un sistema di sorveglianza di prim'ordine e che ci siano guardiani armati tutt'intorno al parco.
Però questo intralcerebbe il normale svolgimento della storia, quindi Sir LT vive da con la sola compagnia del fedele maggiordomo Rémy.

CAPITOLO 55

Il Graal non è un vero calice, ma qualcosa che è adatto a contenere qualcosa di molto prezioso.

CAPITOLO 56

Il Graal è quello che la Chiesa cerca in ogni modo di demonizzare e di mettere sotto una cattiva luce.
Il Graal è quello che i cavalieri cercavano in ogni modo di ottenere e che i Trovatori cantavano nelle loro poesie.
Il Graal è...

CAPITOLO 57

La polizia circonda la casa di Sir LT, nella quale è appena entrato il killer albino gigante del capitolo 1.

CAPITOLO 60

Il Graal è Maria Maddalena, che ha la funzione di calice per il Santissimo Sperma di Gesù Cristo.
I Templari hanno recuperato un tot di documentazione sulla vita matrimoniale di Gesù e sulla sua discendenza e l'hanno usata per ricattare la Chiesa, che però poi si è incazzata e li ha sterminati tutti.
Al Priorato di Sion, custode del Graal, piace la vagina, mentre alla Chiesa non piace.
I Merovingi erano tutti figli di Gesù.

CAPITOLO 61

RL inizia a delirare pesantemente.
"Il flauto magico parla del Graal!"
"Leonardo parla del Graal!"
"Botticelli parla del Graal!".
Poi guarda il suo orologio di Topolino ed esclama: "Anche Topolino parla del Graal! Walt Disney era un massone! Biancaneve è Maria Maddalena! La mela avvelenata è una vagina! La sirenetta ha un blog!"

CAPITOLO 62-63-64-65-66-67

Il Killer albino dell'Opus Dei entra in azione per recuperare la scatola misteriosa e si fa prontamente abbattere dall'anziano e poliomelitico professore inglese.
La Compagnia del Graal fugge su un fuoristrada, portandosi dietro il gigante albino legato ed imbavagliato.

CAPITOLO 68

RL, SN, Sir LT, il maggiordomo francese Rémy e il gigante albino Silas salgono sull'aereo privato dello storico inglese e partono per Londra, sfuggendo così alla polizia francese.

CAPITOLO 71

Nascosta sotto la scatola c'è una misteriosa iscrizione apparentemente incomprensibile.
Sembrerebbe una specie di corsivo scritto all'incontrario, simile alla scrittura usata da Leonardo Da Vinci nei suoi appunti.
I due esperti di simbologia iniziano ad accapigliarsi per cercare di decidere di che misteriosa lingua si tratti: "sembra una lingua semitica, ma non riesco a vedere i nekkudot!" "probabilmente è una traslitterazione sefardita!" "Io direi piuttosto che sembra un commentario di rashi, oppure uno STa''M delle corone!".
Dopodiché interviene Sophie, che guarda le scritte ed esclama "hey, ma è inglese scritto al contrario con la grafia di Da Vinci!".