Sei completamente fuori strada, visto che le piccole imprese contribuiscono sì all'economia nazionale, ma soprattutto a quella sommersa, visto che è proprio tra i "piccoli" industriali, commercianti e artigiani che si è sempre concentrato il picco dell'evasione fiscale e contributiva.[supersaibal]Originariamente inviato da @rgo1
diciamo che ha smesso di vedere i piccoli imprenditori perchè cmq uno alla volta stanno chiudendo tutti.
e siccome era la piccola media impresa che teneva in piedi l'economia locale, ora c'è ben poco da mungere cmq.
da un lato mi compiaccio, era ora che i piccoli reagissero allo stillicidio fiscale e burocratico rinunciando a combattere i mulini a vento.
quando i governanti avranno un intero paese con sole srl e spa che possono ancora permettersi di evadere e dichiararsi in perdita o di fare il giochino di cambiare rag. sociale ogni 2 anni (operazione costosa e disponibile solo per le società) per sottrarsi a qsiasi studio di settore e per il resto solo milioni e milioni di precari: beh allora sì che dovranno prendere decisioni scomode anche per le 'dittone'.
E anche le ultime dittone andranno all'estero.
A quel punto voglio proprio vedere da dove arriveranno i soldi se nessuno produce più.
[/supersaibal]
Non a caso è stato adottato proprio per quelle imprese un meccanismo perverso come quello degli studi di settore, che sarebbe stato evitabilissimo se i tassi di evasione di quelle categorie fossero stati contenuti in percentuali accettabili.
Le cause della crisi delle piccole imprese vanno cercate altrove, cominciando dall'eccessiva frammentazione, scarsa elasticità e bassa propensione all'investimento.
La politica c'entra ben poco.

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