[supersaibal]Originariamente inviato da whitefox
Strano... sbaglio o avevo appena postato? Bho mi sarò confuso :master:

Bhe, vediamo di ripetere se non é chiaro.

I pubblicitari non hanno come primo scopo quello di sfoggiare le proprie abilità creative e artistiche. Hanno come fine ultimo quello di rendere il più appetibile possibile un prodotto affinché questo sia venduto. Quindi devono conoscere bene i propri polli (il target su cui lavorano). E se sanno che se stimolati tramite la visione di donnine nude i propri polli tendono a comprare più un prodotto di un altro, NON é colpa dei pubblicitari se i polli sono dei maiali!

Non sono i pubblicitari che impongono le donnine nude, sono i polli/porci che le vogliono.

Esempio: Saratoga. Secondo te, un muratore che deve comprare un qualsiasi silicone si ricorda di più un tizio sporco di calce che fissa della roba con sto silicone o una stragnocca mezza nuda in un acquario?

Senza nulla togliere ai muratori lo so che non si fanno generalizzazioni qua qua bla bla stronzate varie un minimo di elasticità mentale please, siete maggiorenni e vaccinati.

P.S.

E secondo te, un pubblicitario con una creatività e un'abilità da paura ci gode ad essere costretto a fare sempre e solo donnine nude per una pletora di grezzoni di bassa lega? [/supersaibal]
che bello è lavarsi le mani dando la colpa al "target"
"eh si, che colpa ne abbiamo noi, poveri creativi, se agli uomini piacciono le donnine nude!"
"è colpa del target, che colpa ne abbiamo noi se i meccanici comprano i calendari con le donnine"
"a noi creativi piacerebbe fare cose serie, mica mettere donne nude con i nostri prodotti"

Ma fammi il piacere!!
L'unica cosa da dire è che i creativi sono i primi che si nascondono dietro queste scuse e alimentano un mercato che a loro fa piu che comodo. I departamenti di marketing sono i responsabili dei contenuti della pubblicità, ed è ora che se ne assumano le responsabilità.
Se decidono di fare una pubblicità sessista, che se ne assumano le conseguenze. Soprattutto in termini di denuncie, e perdita di immagine.
Verrá il giorno in cui in Italia si faccia pubblica la ritirata di una campagna pubblicitaria sessista, con relativi danni di immagine e perdite milionarie. E che vengano ancora i creativi a dirmi che è colpa del "target"!