[supersaibal]Originariamente inviato da Lyn
Veramente è una soluzione che è già stata adottata.

"L'ambasciatore danese ha accolto la nostra richiesta, quella di presentare le sue scuse ai musulmani di Indonesia. Dal momento che si sono scusati, ed i musulmani in Danimarca hanno a loro volta accettato le scuse, le accettiamo anche noi", ha affermato Fauzan Al Anshori, leader del MMI (Consiglio Indonesiano dei Mujaheddin) parlando con l'agenzia tedesca Dpa.

(ansa) [/supersaibal]
Sì, qualcuno lo ha fatto. Ma non credo che l'ambasciatore danese in Indonesia abbia i titoli per rappresentare la posizione dell'Europa. Ad esempio mi risulta che autorità di Copenaghen abbiano dichiarato che "non possiamo scusarci perché non controlliamo la stampa".
A me sembra che si stia cercando di tenere la cosa più possibile sotto traccia, ma non sono convinto che sia la cosa giusta.

A mio parere, c'è una questione di base: è tollerabile, in Europa, consentire espressioni che in qualche modo denigrano una religione?
Se la risposta è sì, allora cazziatone al giornale danese, scuse col cappello in mano ai fratelli musulmani, e promessa solenne che non succederà più.
Ma se la risposta è no, la faccenda si complica: perchè è vero come dice nillìo ( ) che bisogna essere pazienti quando si ha a che fare con intere popopolazioni culturalmente arretrate; ed è indubbio che la strategia del dialogo non abbia alternative.
Però un limite bisogna pur metterlo, altrimenti il "negoziare" diventa "calare le braghe". Se un episodio che noi consideriamo legittimo, e avvenuto sul nostro territorio, provoca come reazione veri e propri atti di guerra, tenere i toni bassi diventa una politica impraticabile.

IMHO.