Originariamente inviato da luca200
Sì, qualcuno lo ha fatto. Ma non credo che l'ambasciatore danese in Indonesia abbia i titoli per rappresentare la posizione dell'Europa. Ad esempio mi risulta che autorità di Copenaghen abbiano dichiarato che "non possiamo scusarci perché non controlliamo la stampa".
A me sembra che si stia cercando di tenere la cosa più possibile sotto traccia, ma non sono convinto che sia la cosa giusta.
In effetti, a ben guardare, viene da pensare che l'ambasciatore si sia scusato unicamente perchè si trovava lì. Rasmussen ha dichiarato a chiare lettere che non aveva nessuna intenzione di scusarsi, tirando in ballo la libertà di stampa. Diritto sacrosanto, ma a mio parere avrebbe dovuto seguire la linea dell'ambasciatore, perlomeno per pura coerenza.

A mio parere, c'è una questione di base: è tollerabile, in Europa, consentire espressioni che in qualche modo denigrano una religione?
Se la risposta è sì, allora cazziatone al giornale danese, scuse col cappello in mano ai fratelli musulmani, e promessa solenne che non succederà più.
Ma se la risposta è no, la faccenda si complica: perchè è vero come dice nillìo ( ) che bisogna essere pazienti quando si ha a che fare con intere popopolazioni culturalmente arretrate; ed è indubbio che la strategia del dialogo non abbia alternative.
Però un limite bisogna pur metterlo, altrimenti il "negoziare" diventa "calare le braghe". Se un episodio che noi consideriamo legittimo, e avvenuto sul nostro territorio, provoca come reazione veri e propri atti di guerra, tenere i toni bassi diventa una politica impraticabile.

IMHO.
Secondo me no, non è tollerabile (vale ovviamente per tutte le religioni). Il problema è stabilire il confine fra satira e denigrazione, i recenti fatti han pienamente dimostrato che disponiamo di un metro di valutazione totalmente diverso da quello islamico (oddio, magari c'è anche chi le ha trovate divertenti). Imporsi un limite troppo rigido lo trovo inutile e dannoso: un'ipotetica futura autocensura potrebbe essere interpretata come un chiaro messaggio di debolezza. Non dico di proseguire con la libera pubblicazione di qualsiasi immagine satirica, ma nemmeno di farsi paranoie nel ritrarre il profeta in un qualsiasi contesto. Il papa da sempre è bersagliato dalla satira, eppure non si è mai scandalizzato nessuno. Forse il problema è essere bersagliati dall'esterno, ovvero da chi non appartiene a quella data religione? Limiti o meno, nessuno mi toglie dalla testa che le vignette siano state solo un pretesto.

@webus: sorry, non avevo colto.