[supersaibal]Originariamente inviato da BubuKing
http://www.repubblica.it/2005/j/sezi...ishopping.html

Si va verso l'automazione a tutti i costi. Una percentuale sempre maggiore di persone sceglierebbero supermercati dove ci sia una cassa automatica.

E in futuro quindi avremo supermercati self service, ordineremo dei cocktail perfettamente confezionati da una miscelatrice automarica, e scompariranno sempre di più questo "lavoretti" che però sono tanto importanti per un grandissimo numero di persone che non riescono a trovare altro.
Ma in futuro, a parte le macchine, intendo, chi le farà le cose?

Ne parlai già mesi fa, avendo visto un'azienda licenziare 14 persone di un magazzino, sostituite da sistemi automatici. Meno persone = più efficienza, pare essere la tendenza.

Quindi avremo uno scenario dove avranno un lavoro le persone che progettano, quelle che costruiscono e quelle che manutengono i sistemi di automazione. Finché, ovvio, non si troverà il modo di automatizzare ancora. E ancora. E ancora. [/supersaibal]
l'informatico infatti è il lavoratore che lavora per eliminare il proprio lavoro.
automatizza i sistemi di produzione fino a quando anche il suo proprio lavoro sará automatizzato.
Poi hai mai fatto caso al senso del progresso?
In teoria la vita doveva migliorare per tutti, piú efficenza=minori costi di produzione=minor costo=maggior potere d'acquisto= maggior benessere.
Dov'è l'errore dell'equazione quando il benessere si trasforma in insoddisfazione permanente?