Io mi chiedo a cosa serva la giustizia che conosciamo tutti, quando si arriva a questi livelli.
Rieducazione, no. Il danno è fatto, c'è poco da rieducare. Inoltre quei tre non sono tre pazzi da manicomio, sono tre persone "normali", non schizoidi, non maniaci sessuali o chissà che altro.
Punizione esemplare. Ma per cosa? Potrebbe essere un esempio, ma per chi? A chi verrebbe in mente di fare una cosa simile? Di certo al momento del crimine gli assassini non hanno minimamente pensato alle conseguenze. Chi mai si frenerebbe, mentre è già con un badile in mano pronto a colpire, pensando che poi si finisca come questo tal Alessi?
La legge è sembrata totalmente inutile, come se non esistesse, le conseguenze sembravano non essere calcolate.
Mi sembra più che altro un gesto di chi non si renda conto della gravità delle proprie azioni. Come un bambino cresciuto che continua a fare il bullo e a volte fa qualche sciocchezza così grossa da far perdere la vita a qualcun altro. A che serve poi una pena esemplare, se per lui è stata solo una bravata esagerata? A chi si darebbe la colpa in questo caso? A tre poveri deficienti senza la minima cognizione della vita? Alla società? Al destino?
Non riesco ad avere rabbia, nonostante l'atrocità dei fatti. Non riesco a cogliere malizia ma solo un'estrema ignoranza e ottusità, malcelata dalle dichiarazioni successive nelle interviste. La donna del trio, lo confesso, mi mette una certa impressione. Forse perché non posso scollarmi dalla mente lo stereotipo della donna custode dei figli e dal carattere più cosciente, più pacato e più articolato della crudezza di una badilata per un pianto.
Nel caso della Franzoni, salvo ribaltamenti d'opinione, vorrei mettere io stesso le mani addosso, per la malizia, per la cattiveria che ci ha messo e che continua a ostentare con la recitazione. In questo caso sono disarmato dalla facilità di distruzione che abbiano alcune persone, e dalla irreversibile semplicità dei fatti.