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Quel Nucleo poco amato: molti i no della Procura! PDF Stampa E-mail
Venerdì 31 Marzo 2006
Non era una struttura molto ben vista. E neppure tanto considerata. Ad esempio alla Procura di Como dove, da quanto si è apprso in queste ore, i no incassati sono stati tanti. E' uno dei particolari che emerge dalle pieghe dell'inchiesta sul ferimento ala testa del giovane cingalese da parte dell'agente della polizia locale di Como, componente dello speciale Nucleo sicurezza del corpo. Quello stesso che, secondo alcuni magistrati lariani, non avrebbe potuto fare molte operazioni se non quelle di controllo dei writers. Non solo questo, ma anche un nuovo particolare degli accertamenti della Procura (Pm Mariano Fadda): il collega del vigile ora indagto per lesioni gravissime ha deciso di mettere subito la pistola che aveva in mano nella fondina appena sceso dall'auto. Non così ha fatto il 39enne che poi, probabilmnente nella foga del momento, ha premuto inavvertitamente il grilletto facendo partire il colpo. Forse il collega si è reso conto che di fronte avevano ragazzini, magari writers, non dei criminali incalliti.

Il Pm Fadda, intanto, non ha ancora visionato il filmato acquisito ieri dalla telecamera posizionata all'incrocio maledetto, quello di San Martino: lo farà solo nelle prossime ore. Sperando di dare conferma ai suoi sospetti su come è avvenuto l'episodio. Il vigile insiste con la sua versione: la scivolata prima del colpo. Versione che alcuni testimoni "sconfesserebbero" in modo abbastanza marcato.