questa opinione l'ho prelevata da un forum dove scrivo ogni tanto, e dove avevo postato lo stesso commento sul Caimano.
L'ha scritta una donna, e ve la riporto non perchè cita me, ma perchè aggiunge un punto di vista interessante e ricco di sensibilità femminile...
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Quoto praticamente tutto quello detto da wsim!
Quoto le parole sull'imbecillità dell'Italietta presuntuosa e ignorante che giudica senza vedere e vede senza guardare. Quegli orribili personaggi di destra talmente spaventati dalla realtà che gli si para davanti da aver paura di un'opinione e di un punto di vista. Quegli orribili personaggi di sinistra talmente spaventati di riconoscersi in quel Berlusconi da chiudersi gli occhi con le mani.
Siamo tutti Berlusconi...e talmente lo siamo tutti che Berlusconi nel film ha quattro volti: quello reale (visto in Europa )più spaventoso e impresentabile di qualunque copia più o meno simile al reale. Quello del personaggio della sceneggiatura, spietato arrivista e corrotto. Quello interpretato da Placido, robusto e in fondo affascinante. E quello finale...nell'ultima e imprevista incarnazione. Siamo tutti Berlusconi perchè in fondo ci piace chi ruba, inganna, mente e alla fine la fa franca. Perchè in fin del conti se un personaggio tanto squallido ha tutto quel potere dipende da noi, dalla nostra cultura, dalla nostra incapacità di immaginare qualcosa che non sia la nostra squallida Italietta. E qui facciano attenzione tutti coloro che danno un'interpretazione politica ai film di Moretti. Da "Palombella rossa" ad "Aprile", fino ad arrivare a questo film, Moretti non fa che fare autocritica. Non fa che guardare con chiarezza e lucidità i limiti, le contraddizioni e la rabbia che provoca questa sinistra inesistente e comunque del tutto incapace di essere davvero incisiva.
Ma "Il Caimano" è un film che racconta molto. Certo della crisi politica italiana, e come ha ben spiegato wsim del cinema e della mancanza di coraggio di produttori e autori spalmati ormai nell'ovvietà e nella banalità della produzione attuale (ma sono 20 anni che le produzioni sono così... ). "Il Caimano" parla soprattutto di una coppia che si sta separando e della difficoltà di lasciarsi. Parla di quel momento in cui uno si rende conto che è finita, sente su di se la sconfitta, la rabbia, la delusione, il dolore di un matrimonio finito. Parla di un uomo e una donna che non sanno come lasciarsi, non sanno come continuare ad essere una famiglia, non sanno come non sentire il senso di colpa nei confronti dei figli. Parla di un pezzo di lego mancante. Tanto piccolo e insignificante da rappresentare tutto.
Come dice Moretti chi voleva informarsi lo ha fatto. Chi vuole crogiolarsi nella sua ignoranza continuerà a farlo. Allo stesso modo chi ama Moretti prima o poi questo film lo vedrà, chi non lo ama non lo vedrà mai. Ma non date retta a quello che si è detto. "Il Caimano" è molto più e molto diverso dalle cazzate scritte su tanti, troppi giornali.