Aggiungo una cosa. Credo che il miglior modo di realizzare documenti facilmente indicizzabili dai motori di ricerca sia quello di concentrarsi realmente sulle informazioni presenti nella pagina.

Mi riferisco ad un corretto utilizzo del markup, che se usato appropriatamente può enormemente aiutare una macchina a 'comprendere' la gerarchia e la natura delle informazioni stesse.

Mi riferisco ai princìpi di base dell'accessibilità, i quali aiutano il progettista a focalizzare l'attenzione sul significato, prima ancora che sulla forma.

Mi riferisco al fatto che la semplicità è uno dei princìpi su cui occorre basarsi:
Keep it simple. The web is a vast and ever-changing place. Simplify your message and goal. Make it readable, useable and attractive.
Mi riferisco al fatto che quando si usa uno strumento occorre farlo con piena cognizione di causa. L'attributo alt, ad esempio, nasce dal concetto di contenuto alternativo, ovvero un testo che descriva a parole un oggetto media (come può essere un'immagine, appunto). Pensiamo ad esempio ad una persona non vedente: incontrando una foto, essa dovrà essere in grado di comprendere di cosa si tratta grazie all'alt (in prima battuta; esistono eventualmente altri strumenti di dettaglio, come longdesc o un testo ben congeniato nella pagina). Questa particolare sensibilità ci obbliga a scegliere le parole in modo più consapevole, sapendo quale grande valenza esse potrebbero avere per certe persone.

E' quasi un circolo virtuoso: strutturo intelligentemente, il motore di ricerca capisce meglio, e viceversa.

Per approfondire la questione dei testi alternativi:

- http://joeclark.org/book/sashay/seri...Chapter06.html