Insomma non sto a descrivere tutto perché ci vorrebbero 10 righe per ogni 10 minuti in cui stavo nella chiesa... ma la pressione da parte di tutti era fortissima, chi faceva il buono e accomodante, chi mi richiamava al senso del dovere, all'impegno e alla vacuità dell'esistenza senza Scientology: il classico schema "poliziotto buono, poliziotto cattivo", ma al tempo ne ero in balia, fiducioso che potessi realizzare il mio sogno (sogno che venne progressivamente sostituito, fanno così: ti "invalidano" quello che fai per farti pensare solo a Scientology).

Finito un corso e ancora dubbioso sui risultati ottenuti mi forzavano a cominciarne subito un altro, feci tutti i corsi base, il purification (saune e vitamine e corsa... per nulla), lo student hat, il grado 0 e il metodo uno... per un totale di più di 10 milioni circa (senza tutti i libri e cazzatine che comperavo)... mi trovarono (pensate a cosa arrivano) un lavoro part time tramite uno scientologo perché potessi pagarmi i corsi visto che non volevo al tempo lasciare l'università; mi spremevano un sacco di soldi in libri e feci addirittura una donazione di 2 milioni di lire. Arrivai al punto di mentire ad un anziano zio per avere quei soldi. Vi rendete conto a che punto ero arrivato?

Fuori dalla chiesa le cose diventarono poco a poco davvero brutte. I genitori, demonizzati dagli scientologi come causa di tutti i mali (autori di "engram", soppressivi e quant'altro... quando vi assicuro che i miei sono persone miti e laboriose, padre artigiano e madre casalinga/contadina) vedevano in me sempre meno interesse nel mondo (ed era vero) e si preoccupavano del mio ritardo sugli esami, delle mie serate e viaggi alla chiesa (abitavo piuttosto lontano), mi vedevano più teso e rabbioso (e lo ero)... gli amici idem... anche qui lo spazio è poco rispetto alle cose da dire... a casa diventò un casino... nella chiesa ognuno mi diceva cosa fare: chi "belle strade e bel tempo" che in pratica vuol dire non rispondere alle critiche, non ragionarci, e sviare il discorso (adesso uno scientologo penserà che ho "parole malcomprese sul corso", invece è la realtà signori!); chi mi diceva (e lo feci purtroppo) di chiedere a mia madre quali crimini aveva fatto nei miei confronti in passato (proprio mia madre!); un membro dello staff mi raccontò con orgoglio di "aver attaccato al muro" suo padre perché si opponeva a Scientology, un FSM (field staff member, quelli che girano a vendere i libri) mi raccontò come una cosa positiva il fatto che dopo l'auditing uno schiaffeggiò la madre o il padre, mi disse "è salito di tono e finalmente ha reagito" (bella reazione, con uno di 60 anni)... insomma ero fuori di me, e pensavo di star raggiungendo l'infinito... tutto in pochissimi mesi se ci penso...

I risultati dai corsi non venivano. Il primo sugli alti e bassi non risolse nulla, anzi peggiorò di brutto la mia vita; smisi lentamente anche di dipingere che era la mia passione, sono un discreto pittore/disegnatore ora... allora mi fecero vedere la pittura come una perdita di tempo, così come gli amici e la famiglia, uno staff mi disse "sono tutte cose che hai già fatto nelle vite precedenti, se non interrompi la catena continuerai a viverle per l'eternità, solo Scientology ti permette di farlo, di tornare al tuo vero essere, di interrompere la Spirale discendente"... cose che trovavo confermate sui corsi e sui libri... un mondo chiuso dove tutto ciò che è fuori è inutile e dannoso; fu qui tra l'altro dove cominciarono a insegnarmi di non leggere giornali o libri non della chiesa... affermando che mi sarei sentito meglio (il che con tutte le brutture dei tg può essere vero, ma ti benda letteralmente sulle cose del mondo e soprattutto impedisce che arrivino informazioni negative sulla setta).

Anche gli altri corsi fecero danni, con "integrità..." imparai a sentirmi sbagliato e pieno di errori: prima di convincerti che devi migliorare debbono farti credere di "essere sbagliato".

Coi TRs (Training Routines) del corso di comunicazione imparai l'arte di non dare retta alle cose che sentivo e a fingere con gli altri, esercizi simil-meditazione e comunicazione nelle quali ripeti all'infinito una cosa fino a che "ti succede qualcosa", un miglioramento o altro... all'esame finale ero sempre "ago libero" (ok) e mi sforzavo di trovare cose positive che mi succedevano; ma non capivo allora perché... effettivamente non stavo migliorando, ma fingevo alla grande (inconsapevolmente) perché DOVEVA ESSERE COSI' altrimenti sarei stato in errore (overt, qualcosa tipo "peccato", parole malcomprese o connessione con SP...) e le verifiche avrebbero detto che dovevo risolvere/maneggiare situazioni nella mia vita (ovvero comprare auditing o lasciare i miei genitori, o la fidanzata o gli amici).

Una cosa che ora trovo divertente degli scientologi è che stanno tutti in confusione, sono sempre lì a rimuginare (un pensare ossessivo e senza costrutto) nella mente, a cercare appigli nella realtà sul fatto che stanno migliorando o che miglioreranno o che la "tech" (gli insegnamenti di Hubbard) funzioni... insomma hanno nella testa un continuo brusio interiore che logora, pieno di sofferenza e forzatura: ma all'esterno sorridono o fanno gli occhi duri e decisi (dedicati, non come la "signora batti batti le manine") come a simulare i risultati promessi dai procedimenti... anch'io facevo così: è la forte pressione, è il fatto che litighi con amici e famiglia di continuo, è che spendi un sacco di soldi, che dentro ti vergogni a dire quello che stai facendo e pensi che sia la mente reattiva o il tuo "caso" che si oppone al miglioramento, alla tua elevazione... e allora ti autoconvinci che non puoi star facendo o aver fatto tutto questo per niente... e fingi, o meglio ti autoconvinci a tal punto che non te ne accorgi più di star fingendo. In più i procedimenti hanno un forte contenuto ipnotico... l'auditing sembra non finire mai, con domande ripetitive e le lattine in mano (che ti mandano una correntina elettrica rilassante mentre l'altro ti forza le risposte): mi accorsi di questi effetti dopo aver lasciato Scientology...

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