All'ultimo anno la pressione per lasciare la famiglia e diventare staff si fece allucinante, ad ogni pausa di studio ero assediato, ad ogni dubbio venivo mandato in "etica" dove i miei genitori venivano indicati come causa della mia confusione. Sembrava che tutti sapessero cosa succedeva nella mia vita e lo usassero per convincermi che dovevo entrare nello staff o acquistare altro auditing.
Negli ultimi due anni di Scientology la mia aggressività (prima di entrare nella chiesa ero conosciuto come il classico "bonaccione") era diventata difficile da controllare in ogni situazione (ne fece le spese mia madre che andò in depressione e minacciò una volta il suicidio con la candeggina che bevve davvero...), ma "addestrato" dai TRs a non manifestare le mie emozioni fingevo forza e noncuranza, soprattutto con i membri dello staff ed il supervisore dei corsi.
Avevo sempre un mal di testa e la sensazione di pressione alle orecchie, ero ingrassato di 35 kili, mangiavo continuamente e mi masturbavo tanto (per l'effetto sedativo che da); non riuscivo ad addormentarmi se non tardi di notte spossato e mi alzavo la mattina stanco senza voglia di far nulla se non andare all'org per auditing o per i corsi. Non sto esagerando. Avevo smesso di dipingere, di avere interesse per il lavoro e lo studio, odiavo tutti, paranoico.
Dopo una violenta discussione con mia madre e dopo aver saputo che si era interessata tramite le forze dell'ordine le quali (e le ringrazio) la avvertirono del pericolo soprattutto di danni economici, decisi che non ne potevo più e di prendere una pausa di riflessione.
Per fortuna abitavo lontano dal centro di Brescia, ma dovetti cambiare la scheda del cellulare mi sembra: per staccarmi dissi alla chiesa che c'era la minaccia di una denuncia e non volevo mettere in pericolo la loro reputazione (che già era quello che era... ma io non avevo letto quasi nulla... nel 1997!); ero psicologicamente distrutto, ma non avevo ancora ben realizzato cosa mi era successo in quegli anni.
Già dal giorno dopo fu tremendo. Come un tossico che non può più drogarsi per me la vita non aveva senso e meditai spesso il suicidio (durante alcuni esami di etica ti inibiscono i pensieri suicidi con domande che in realtà percepisci come inibizioni... Scientology teme particolarmente le tendenze suicide degli adepti credo...).
Ma mi dicevo "ho la conoscenza di Scientology, sono stato audito, sono migliore degli altri; posso avere successo facilmente e tornare sul Ponte della Libertà al più presto senza dover chiedere soldi a nessuno o senza lavorare come staff"... non fu (ancora) così!
Tornato a studiare per finire l'università notai come ero diventato molto più lento: per dare un esame che prima mi avrebbe richiesto un mese ce ne misi 5, un semplice esame minore.
Abbandonai le tecniche di studio di Hubbard (chiarire le parole col dizionario in modo ossessivo serve più che altro a fare entrare in testa come sotto ipnosi il gergo di Scientology e isolarti dalla comunicazione quotidiana) e ripresi usando il buon senso e il ragionare e ricominciai a funzionare come studente; si sa che gli esami dell'università spesso sono un concentrato di nozioni inutili, ma intanto bisogna saperli affrontare. La maggior parte degli staff invece non era molto istruita (al tempo nessuno laureato), il mio FSM era un semianalfabeta e scriveva con difficoltà, sapeva usare solo le parole e le frasi di Hubbard combinat (ma forse è un caso estremo) ...c'era un supervisore dei corsi affetto da balbuzie... una volta notai dei miglioramenti e gli chiesi se fosse stato l'auditing... lui mi disse di sì, o meglio che in auditing aveva trovato la volontà di andare da un logopedista per lavorare su quel difetto!
Una volta laureato, non ancora convinto, pensai che grazie a quanto appreso in Scientology avessi avuto la vita spianata: un fatto è l'università, mi dicevo, dove studi roba inutile, ma nel lavoro devi essere efficace e lì Hubbard mi farà spaccare il mondo!
ANCORA non fu così. A forza di credere in Hubbard e in quello che mi pompava lo staff mi ero istupidito, ogni piccola cosa diventava difficile se non c'era nessuno che me la spiegasse come ad un bambini: non esagero, mi spaventai molto.... dovetti riprogrammarmi ad usare la mia testa.
Persi ben 4 lavori, e l'immagine che diedi fu di un imbranato totale... e vi assicuro che non lo ero prima di tutta la storia con Scientology.
Vennero poco a poco anche cose molto belle, ricominciai a confrontarmi con la realtà e a pensare con la mia testa nella risoluzione dei miei problemi e poco alla volta sono riuscito a trovare un bel lavoro, a farlo bene, a trovare una ragazza eccetera... ma Scientology rimaneva in un angolo, come un miraggio che mi avrebbe liberato dalla schiavitù della vita terrena... vi garantisco che il plagio continuò per anni, magari in un angolo della testa, ma sempre presente, continuavo a difendere Scientology e a rifiutarmi di leggere notizie contrarie; la programmazione durava anche a distanza di tempo e di spazio; infatti continuavo a non star bene.
Dopo e a causa di Scientology i rapporti con gli altri erano diventati molto difficili: fingevo con tutti, continuavo a vedere nemici (SP) ovunque; arrivai a menare le mani con mia madre e la mia ragazza, continuavano i mal di testa, non riuscivo a liberarmi dei kili in più, non avevo voglia di fare niente, andavo a lavorare meccanicamente e con grande fatica... insomma i sintomi maturati durante l'esperienza con la chiesa me li stavo portando dietro, ma stavolta non avevo la voglia di fingere perché non avevo da temere la disapprovazione degli staff o i maneggiamenti di etica.
Continuavo a leggere ossessivamente argomenti affini a Scientology, a praticare meditazioni o altro con la speranza di raggiungere da solo gli effetti promessi e tanto desiderati nel periodo di afflizione alla setta. Col tempo miglioravo un po', ma troppo lentamente e avevo sempre meno voglia di evitare il problema o fingere di star bene.
Due anni fa presi piena coscienza del fatto che nonostante non avessi più contatti con la chiesa da anni gli effetti negativi sulla psiche continuavano, allora pensavo fosse colpa mia, del mio abbandono, una specie di "punizione" fino al mio rientro e pentimento. Nel frattempo però cominciavo a scoprire che Hubbard riciclava tanta roba in modo spudorato e alterato.
Il suo concetto di "essere" è copiato da Platone ad esempio... un po' di Freud, un pizzico di Einstein e via...
[segue]

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