bhè è un'argomento delicato, molte persone ne soffrono a diversi livelli.

Purtroppo alcuni problemi psicologici hanno la brutta tendenza a rafforzarsi da soli, come ad esempio a causa della paura di avere un'attacco di panico in una situazione non "sicura".

Per quello che ne so parte dei casi sono indotti da un periodo di stress e da li peggiorano in maniera incontrollata mano a mano che questa situazione scava la sicurezza della persona.
In questo caso magari una cura farmacologica è funzionale, dando la possibilità di riprendere piano piano la propria vita in maniera più indolore possibile.

In altri casi però (e credo che sia frequente) ci sono delle "sofferenze psicologiche" molto profonde sotto, in questo caso l'uso di medicinali potrebbe aiutare a risolvere il sintomo (potrebbe anche non essere suff) ma lascia il problema li dove sta.
In questo caso la terapia dovrebbe essere l'arma principale, l'uso del medicinale in questi casi potrebbe perfino essere controproducente in un certo senso seppellendo le sensazioni negative.

In entrambi i casi deve esserci una volontà di superare il problema e di uscirne piano piano, senza di questa non esiste medicinale o terapia o supporto che bastino.
Per quanto mi riguarda chi soffre deve prendersi la responsabilità di fronte a se stesso di portare avanti la cosa, naturalmente secondo le sue possibilità e risorse.

Naturalmente non pretendo che quello che dico sia vangelo, non sono un medico, e comunque sono questioni talmente complicate che è difficile consigliare.

Personalmente credo che una chiacchierata con un'analista serio ti permetterebbe di avere una visione più chiara della cosa.