Originariamente inviato da skidx
Mi sembra di aver letto che sostieni che il problema sia "l'applicazione su larga scala" di questo sistema. Quindi cosa suggerisci? Curarne uno sì e uno no? Curarne un tot ogni x morti?

Perché non si è capito tanto bene...
Sostengo che il potenziale problema sia l'applicazione su larga scala, cosa che come è già stato detto è anche abbastanza poco ipotizzabile date le difficoltà dell'intervento.
Non suggerisco nè di curarne uno sì e uno no e nemeno di curarne un tot ogni x morti, semplicemente esprimo il mio punto di vista e delle perplessità, oppure non si può ? Non ho detto "fermiamo la ricerca", ripeto mio nonno che di cancri ha provato a curarne più di uno c'è rimasto secco, per quanto ne so potrebbe rimanerci secca anche mia madre dato che fuma non poco, credi che non mi farebbe piacere che trovassero finalmente una cura?
Non dico nemmeno "selezione naturale e via", esprimo una perplessità sul fatto che l'uomo abbia già dimostrato di non sapersi contenere molto bene pertanto potrebbe poi lasciarsi prendere la mano da una scoperta positiva e trasformarla in un qualcosa di potenzialmente dannoso.
Già ci sono problemi di sovrappopolamento adesso, se peggioriamo le cose che può succedere? Quello che intendo è che come la medicina è giusto e dovuto che faccia il suo corso per migliorare la qualità della vita e delle aspettative di vita, va considerato che attualmente altri campi non sono in grado di garantire altrettanto.
Se la medicina porta ad una natalità maggiore e/o una mortalità minore ben venga, ma è anche necessario che si sia in grado di garantire a tutti assistenza & c anche per quanto riguarda gli altri aspetti della vita e non solo quello sanitario.
Altrimenti ci ritroveremmo come la Cina che lookha ha voluto citare, e ci troveremmo anche noi a sentirci dire "non puoi avere più di due figli" perchè potrebbero mancare le risorse alimentari, energetiche o altro. Magari non ci ariveremmo in un anno e nemmeno in 10 anni, qui in Europa, ma è un aspetto che secondo me non va sottovalutato.