IL CARDINALE
'Sì alla tutela, ma escludete i gay'
Francesco Pompedda, giurista della Curia, boccia solo a metà la proposta della Bindi
ROMA, 22 maggio 2006 - «Il legislatore potrà e dovrà regolare diritti e doveri che nascono dalle unioni di fatto, ma la regolamentazione non dovrebbe essere estesa alle unioni omosessuali e dovrebbe escludere che vi possa essere equiparazione al matrimonio, o anche solo una simulazione dell'istituto matrimoniale».
Lo dice al 'Corriere della Serà il cardinale Mario Francesco Pompedda, giurista della Curia romana, commentando le affermazioni del ministro per la Famiglia Rosy Bindi. Pompedda aggiunge che, «per esempio un'eventuale legge sulle unioni di fatto dovrebbe evitare l'uso delle parole patto, o contratto, che sono - dice - nella definizione giuridica del matrimonio».
[il tutto da Il resto del Carlino ]

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