Nell'incisione sono presenti uno strano gancio, due triangoli, una lunga linea spezzata e un simbolo complesso al centro.

La versione di Dan Brown, di Voyager, di Sfera e di Focus:
lo studioso Guus Van der Einde ha studiato a lungo l'antico popolo dei Buarhas, presente sul territorio catalano già duemila anni prima dell'avvento di Cristo. I Buarhas erano soliti incidere le rocce della valli granitiche che circondano l'attuale Barcellona, valli che hanno accolto le miniere servite per la costruzione di Chiese e monumenti di epoca paleocristiana.
Il reperto ritrovato nella Chiesa di Barcellona ci presenta degli strani simboli che il professore Van der Einde interpreta così: "E' chiaro che i Buarhas abbiano previsto gran parte dei nostri tempi. Anche solo questo piccolo reperto ci mostra un aspirapolvere, una mazza da golf, due déi e un traliccio elettrico nelle spire di un serpente. Il messaggio è chiaro, il Superiore ci avverte: 'Attento, uomo, da una parte gli elettrodomestici consumano troppo, e dall'altro il divertimento sta spegnendo la tua energia vitale'. E' incredibile come i Buarhas potessero conoscere così a fondo l'avvenire."
La versione di Van der Einde è fondamentalmente condivisa da diversi studiosi. Il professor Jacob Creutzfeldt, docente di semiologia all'università di Brema, offre una variante: "L'avvertimento all'uomo è evidente ma credo che non si basi sull'aspetto speculativo dell'attività umana, quanto su quello economico. Il segno presente sul traliccio non è un serpente, bensì rappresenta il simbolo del dollaro. E in questa ottica il messaggio divino sarebbe: 'Oh, tu mi stai spendendo troppo tra bollette e partite a golf con gli amici'".
Le due versioni nascondono mille domande irrisolte. Prima tra tutte: i Buarhas sono i progenitori di Cristo? E perché questa roccia è stata celata fino ad oggi, nascondendoci tanti interrogativi? Speriamo di essere pronti per avere risposte di tale levatura, tali da cambiare ogni singola riga che è stata scritta fino a oggi sui libri di Storia.