Originariamente inviato da san
chi è il genio del marketing che ha scelto come nome "il partito dei pirati"? è come sbattersi fortissimo una vanga sulle palle.
se l'idea è quella di portare avanti lo sviluppo delle reti, la rivoluzione wi-fi, e la regolamentazione più intelligente, con sforzi rivolti ad istruire politici e cittadini sugli errori commessi dalle ultime legislature nella campagna demonizzatrice contro i P2P, l'idea di un partito può essere appoggiata e condivisibile. Gli esponenti dovrebbero essere studiosi o ricercatori, informatici o sistemisti di appurate competenze e capacità. Un progetto di questo tipo meriterebbe l'attenzione dei media e degli elettori più vicini a queste problematiche, e certamente richiederebbe un nome più serio e degno di stima.
ma se i componenti saranno esclusivamente diciassettenni brufolosi, con la brioches in mano e la camicia di flanella unta di patacche, desiderosi solo di scaricare pacchi di divx da Emule e affini , allora è una stronzata, e merita di chiamarsi "partito dei pirati". Verrà trattato alla stregua di una babygang-imbrattamuri di quartiere, tutti la sfotteranno giustamente e ci sarà ancora più chiusura verso gli argomenti trattati.
-San-
ma ero io