Originariamente inviato da King TB
leggendo alcuni sui scritti, ho letto questo passaggio interessante

Andate alla borsa di Londra, un posto più rispettabile di molte altre corti, e vi troverete rappresentanti di tutte le nazioni riuniti là per promuovere il benessere degli uomini; là l'Ebreo, il Musulmano e il Cristiano trattano l'uno con l'altro come se fossero della stessa religione; le uniche persone che considerano come infedeli sono quelle che fanno bancarotta; là il Presbiteriano si fida dell'Anabattista e l'Anglicano accetta la promessa del Quacchero. Quando lasciano queste pacifiche e libere assemblee, alcuni vanno alla sinagoga, altri a bere; l'uno va a farsi battezzare in una larga vasca nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l'altro fa tagliare a suo figlio il prepuzio, mormorando sul capo del bambino qualche parola in ebraico che non capisce; altri ancora si recano alla loro Chiesa con il cappello in testa in attesa della ispirazione divina e tutti sono contenti. Se ci fosse solo una religione in Inghilterra ci sarebbe il rischio del dispotismo, se ce ne fossero due la gente si taglierebbe reciprocamente la gola; ma in effetti ce ne sono trenta, e tutti vivono felici ed in pace.".

innanzitutto è assurdo che 300 anni fa fossero molto più avanzati in materia religiosa rispetto ad oggi

ma secondo voi è possibile che aumentando il numero delle confessioni religiose, senza una che domini l'altra, si arrivi alla pace?
Il punto non è tanto il numero delle religioni quanto il rispetto per la sfera pubblica e quella privata.
Il ragionamento di Voltaire descrive una situazione dove il principio comune è che la religione appartiene alla sfera privata dell'uomo mentre la sfera pubblica è gestita da delle regole comunemente accettate.
Ognuno fa quel che vuole nel privato, pero nel pubblico l'unico che è mal visto è chi fa "bancarotta" ovvero chi rompe le regole della Borsa, (lo spazio pubblico).
É accettabile questo ragionamento oggi?
Si e no.
Oggi la nostra etica è soggetta a parecchie sfide, tra cui anche quella di [ri]trovare quello spazio comune accettato da tutti dove tutti vengono rispettati a patto che rispettino le regole del gioco.
Purtroppo sembra che questo spazio comune sia messo in discussione perchè le regole non sono uguali per tutti.
Per alcuni, quello spazio comune dove uno puó professare la propria fede e vivere in pace si chiama Dar al-Islam