qualche anno fa, ero innamorato perso di una ragazza. Era dolcissima, e ogni volta che mi vedeva, sorrideva rallegrandomi la giornata. Aveva le fossette sulle guance, che delineavano un viso angelico, rendendola la più bella creatura dell'universo. non avevamo mai scambiato una parola, solo piccoli cenni di saluto, e quei sorrisi durante i quali il mio cuore smetteva di battere, e il tempo si fermava. Non riuscivo a trovare mai il coraggio di avvicinarmi e dirle qualcosa, restavo là, immobile a guardarla, come fosse una scultura. Poi un giorno, mentre camminavo nel parco, la vidi in lontananza. pioveva forte, e lei non aveva l'ombrello. Così decisi di farmi coraggio, mi avvicinai e le detti il mio ombrello,nero e robusto, con la punta lucente che brillava nel cielo plumbeo intorno a noi. Lasciando che la pioggia mi scivolasse addosso e lavasse via tutto il imbarazzo mi allontai.. lei arrossì, e io le dissi andandomene, "sei bellissima". Per lei fu colpo di fulmine. Quando la rividi il giorno dopo, al suo funerale, piansi.