Originariamente inviato da treccani
Esiste il rispetto della libera concorrenza che deve sempre essere rispettata, anche dai privati. Inoltre esiste la diffamazione.
Questa idea che google possa fare tutto quello che vuole nasce semplicemente dall'ignoranza di chi lo dice.
Un sistema di filtro fatto in tale modo è sicuramente attaccabile in sede giudiziaria con ottime possibilità di vincita per i siti che dovessero dimostrare di non commettere illeciti.
Purtroppo probabilmente google si comporterà da pavido e non censurerà con questo filtro per esempio america on line, il provider statunitense. Attualmente una segnalazione in merito ad aol è al vaglio di stopbadware. Mi piacerebbe che si imponesse il filtro, così si finirebbe diretti in tribunale e sarebbe la legge se mai a decidere cosa mostrare e cosa no, non google.
Scusa allora anche i filtri antispam per le mail sarebbero opinabili, dato che spesso mail buone finiscono classificate spam.

Io credo che questo sistema sia valido, se ben utilizzato (e qui potremmo discutere a volontà). Non so cosa avesse fatto questo sito per essere classificato così da Google, ma per esempio segnalare in questo modo tutti i siti che lanciano un dialer in automatico credo sia positivo, a tutela degli utenti.

Il concetto secondo me è questo:
1) Faccio una ricerca su Google
2) Google mi offre (o meglio, mi consiglia) alcuni risultati
3) Clicco su un sito sospetto (sospetto secondo le regole di Google) e Google mi mette in guardia
4) Al webmaster del sito interessato non sta bene? Che disabiliti Googlebot...

Imho