riprendo il discorso di qualcuno che parlava di google quale soggetto privato che può fregiarsi della volontà di far apparire che vuole e come vuole...
Già il fatto dell'esistenza di filtri contro gli spammer, siti che ospitano pagine falsate rimpizzate di parole chiave, keywords ripetute qua e là per commenti, testi colorati sul tema dello sfondo invisibili all'utente, mi sembra una chiara volontà di un servizio informatico PRIVATO di visualizzare i siti ed i risultati che vuole.
Ogni filtro che sia informatico o quello dell'aria o della benzina nell'automobile rappresenta la volontà di far passare quello che si ritiene puù opportuno e giovevole.
Ma bada alle filosofie. Google è diventato un'istituzione nella rete, chi ci si affida non stipula alcun contratto per essere indicizzato, a parte gli inserzionisti a pagamento (ma quella è altra roba), e poi sfido chiunque a non aver mai gettato secchi di cacca su altri siti in recensioni in liste links o con gli amici...Non è anche questa concorrenza sleale?
Il punto è: G è un'istituzione, gli utenti prima di tutto si affidano a lui per le proprie ricerche. Dall'alto della sua posizione fa bene a tutelare prima di tutto gli utenti, quelli che cercano, poi quelli che offrono... Se mio fratello di 14 anni va su google e trova un sito che gli fa installare a sua insaputa un dealer che mi fa arrivare una bolletta telefonica di 1000 euro a fine bimestre, mi incazzo come una belva...
Mio fratello su internet ci passa solo il tempo libro, per giocare, chattare, scaricare qualche giochino. Ma non sa nulla di dealers e trucchetti informatici per fregare il prossimo. E google che ha la responsabilità di guidare mio fratello in rete, altrimenti non si chiama motore di ricerca, fa bene a metterlo in guardia da rischi!


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