Telecom intendeva varare un piano di riassetto che prevedeva lo scorporo di Tim (che era stata incorporata precedentemente) con la creazione di due società, una per la telefonia mobile e una per le "reti". Probabile la cessione a stranieri, o comunque l'entrata di capitali stranieri.
Di questo, Prodi ha sempre detto di non sapere nulla, che nei suoi colloqui con Tronchetti lui non lo aveva informato dei particolari del piano di riassetto, anzi si è anche mostrato irritatissimo per questo; finchè non è uscito fuori che il piano lo aveva scritto Rovati, consigliere economico di Prodi, e che questo piano era stato redatto su carta della Presidenza del Consiglio e spedito via fax ai vertici Telecom direttamente da Palazzo Chigi.
Quindi: improbabile, se non impossibile, che Prodi non ne sapesse nulla; doveroso che Prodi o comunque il governo riferisca in Parlamento sulla vicenda, tanto più se veramente si prevede l'entrata di capitali stranieri in Tim.
Il conflitto di interessi dipende dal fatto che Rossi è attuale commissario della FIGC, e che i diritto televisivi sono detenuti, attraverso il digitale terrestre, da la 7, e che Tim è sponsor dei campionati di serie A e B.

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