il Governo Berlusconi ha autorizzato esportazioni di armi alla Cina per oltre 127 milioni di euro che fanno della Repubblica Popolare Cinese il terzo Paese acquirente dei sistemi d'arma "made in Italy".
Una posizione sulla quale sembra concordare anche il Governo italiano che, riconoscendo gli "sforzi e successi della Cina in favore della pace e stabilità interna e in tutta l'area orientale" ha da tempo presentato in Parlamento un disegno di legge volto a ratificare un accordo bilaterale con la Cina per coproduzioni di armi. L'"Accordo nel campo della tecnologia e degli equipaggiamenti militari", che avrebbe dovuto arrivare alla Camera già lo scorso settembre, prevede tra l'altro non meglio specificate "acquisizioni e produzioni congiunte" di tipo militare. Il Disegno di legge 4811. Presentato dai ministeri della Difesa, Esteri, Finanze e Attività Produttive, il disegno di legge è stato già approvato in via preliminare della Commissione esteri della Camera e dovrebbe essere approvato prossimamennte dal Parlamento.