Originariamente inviato da Kahm
io sono un programmatore con 6 anni di esperienza

e ti dico che il mese scorso ad un colloquio il capo mi ha definito "junior"
vabbeh....insomma, cazz!!! ho 3 pagine di curriculum 4 corsi 6 anni di esperienza, e quello mi definisce junior :rollo:
gurda, ho subito capito che puntava al tirare il prezzo :rollo:
Ovvio, perchè c'è sempre quancuno che vuole fare il furbo e pagarti da fame

cmq quoto il fatto che vuol dire tutto e niente, ho conosciuto gente con 10 anni di espeirenza che sapeva fare meno di me
Infatti... il problema è che l'esperienza andrebbe calcolata in senso qualitativo e non quantitativo.
Per "qualitativo" intendo, ad esempio, sapere, che ne so, quanti costrutti si conoscono, quanti tipi di dato, se si sa o meno cos'è l'Object-Oriented, quante librerie si conoscono...
Solo che calcolarla in senso qualitativo è un casino. E quindi ci si basa su quanti anni ci hai lavorato.

quoto anche il discorso di freemanx
anzi aggiung oche ora avere un ragazzo apprendista con il nuovo governo costa molto di +, quindi è piu' difficile trovare lavoro per un novizio..chissa come faranno ad acquisire esperienza :master:
Ecco, appunto... quindi si crea un bel circolo vizioso, per cui se vuoi un lavoro hai bisogno di averne avuto già uno. Cosa che per un neolaureato ovviamente è impossibile...

Inoltre, è pur vero che esistono stage (poco) pagati che poi danno qualche speranza di assunzione, ma è pure vero che per avere certe certificazioni (che ne so, per sistemisti, per Oracle, per installatori di reti...) devi pagare un sacco di soldi.

Ma soprattutto, il fatto che l'esperienza a livello didattico non conta secondo me è solo una scusa. Perchè vuol dire che il problema di fondo è che non è affatto vero che l'università funziona come dovrebbe... dato che ti dovrebbe preparare al lavoro, e invece quello che hai fatto all'università non serve a un bel par de ciufoli.
Quindi bisognerebbe fare in modo che l'esperienza a livello didattico conti... e che effettivamente dall'università si esca imparati.
Per giunta, l'università con la scusa che ti deve preparare al lavoro, organizza esami consistenti in casi di studio, applicazioni REALI (seppur "piccole", per chi lavora ogni giorno su miliardi di righe di codice e schemi) da realizzare, prototipo compreso, per un'azienda REALE.
Per poi sapere che quella non è considerata esperienza