Originariamente inviato da Sky
Suono il pianoforte da quasi due anni, tutto qua :P
Il solfeggio lo vedo come studio complementare. Saper leggere facilmente le note sullo spartito è importante, anche se può non piacere (a me per primo). Parallelamente c'è lo studio meno teorico, che i primi periodi è basato, ad esempio, sulla tecnica di rilassamento del corpo e in particolare delle braccia e delle mani, sull'articolazione delle dita. Si inizia quindi facendo esercizi che mirano a far prendere confidenza con il pianoforte, proseguendo con piccoli brani che presentano uno dopo l'altro problemi tecnici da superare.
In più ci sarebbe anche lo studio teorico della musica che abbraccia solfeggio e pratica. Mi riferisco al concetto di scala (maggiore o minore), intervalli, e via dicendo.
Non da sottovalutare è la presenza a casa di una tastiera, o meglio ancora di un pianoforte (acustico o digitale), con cui esercitarsi.
Frequento una scuola di musica privata, lo scorso anno la rata era da 65 euro mensili, se non ricordo male, e vado a lezione un giorno a settimana. Ogni lezione è articolata in solfeggio e lezione di pianoforte, e in tutto dura al massimo un'ora.
Per qualsiasi domanda, sono qui