Due giorni fa ho visto "Berlinguer ti voglio bene", film d'esordio sia per Bertolucci che per Benigni.



Io onestamente non l'ho molto apprezzato. Sarà che l'ho visto per la prima volta ad anni di distanza, tuttavia non mi è piaciuto: regia e fotografia a mio parere non delle migliori, trama rinfusa. Il tema della rivoluzione a mio parere è trattato solo di striscio, mentre quello del rapporto edipico prima assume toni scherzosi e poi seriosi.

Ora, mi sono perso qualche chiave di lettura io, o è un film non proprio eccelso che è stato rivalutato in seguito solo per il successo dei due esordienti?

In ogni caso, secondo me il punto più alto del film è questo

Noi siamo quella razza che non sta troppo bene,
che 'l giorno salta ' fossi e la sera le cene.
Lo posso gridar forte, fino a diventar fioco:
noi siamo quella razza che tromba tanto poco.
Noi siamo quella razza che al cinema s'intasa
per veder donne ignude e farsi seghe a casa.
Eppure la natura ci insegna, sia sui monti sia a valle,
che si può nascer bruchi per diventar farfalle.
Ecco noi siamo quella razza che l'è tra le più strane,
che bruchi siamo nati e bruchi si rimane.
Quella razza siamo noi, è inutile far finta,
ci ha trombato la miseria e siamo rimasti incinta.