Il cinema di Piccioni parla di coincidenze, incontri fortuiti, solitudini che si riconoscono e si condividono in un battito di ciglia, attimi cristallizzati prima che ognuno riprenda il suo cammino. Due anime alla ricerca del proprio posto in una vita in cui pare che trovino pace solo quelli che si conformano al pensar comune.
Non trovano pace i protagonisti del film. Valerio scrive libri che nessuno finisce mai di leggere, nemmeno la moglie e la figlia, e mal sopporta i mezzucci di promozione a cui ricorre la sua editrice. Giulia è una istruttrice di nuoto solitaria ed introversa, che si trova a suo agio solo quando è immersa in acqua e può dar sfogo alla sua fisicità. Valerio sa stare a galla ma non sa nuotare, Giulia nuota ma forse non sa stare a galla. Il loro incontro/scontro sarà fatale ad entrambi, in un modo o nell'altro.
Un film liquido, in bilico fra gli elementi, nel quale sguazzano personaggi corporei ed incorporei, i protagonisti delle storie che Valerio scrive osservano i protagonisti delle storie che Valerio vive.