l'uomo senza qualita' - robert musil
http://www.amazon.it/Luomo-senza-qua.../dp/8806173820
uhm... difficile recensirlo, ma ci provo
il libro e' stato scritto all'inizio del secolo scorso e ambientato a vienna attorno al 1912-1913; si avvicina il 70° anniversario dell'ascesa al trono dell'imperatore e la vienna-bene decide di preparare un evento memorabile per festeggiarlo e fin qui la flebilissima trama, anzi niente di piu' che un filo conduttore preso a pretesto
il libro e' stato pubblicato postumo: l'autore ha lasciato una serie di capitoli solo parzialmente collegati che sono stati cuciti assieme e questo un po' si nota; si notano pero' anche molte altre cose: il parlare di "modernita'" con un misto di ammirazione e timore in un'epoca che ha visto in pochi decenni un grande balzo avanti rispetto ai secoli precedenti, si nota il ruolo della donna, ancor molto relegata a "ornamento" e a essere che deve per forza avere accanto un uomo per "esistere" socialmente, si nota l'affannarsi attorno al nulla di persone sinceramente convinte che il *loro* mondo sia *il* mondo, mentre tutto il loro affannarsi non e' altro che una tempesta in uno stagno, si nota la grande quantita' di ipocrisia della societa' descritta, che gronda da ogni pagina... e si notano, striscianti, le prime avvisaglie - ampiamente sottostimate - di quel nazionalismo che pochi anni dopo dara' origine al nazismo e all'olocausto
il libro rappresenta altresi' una specie di enciclopedia della filosofia e della cultura: vi si citano innumerevoli filosofi di tutti i tempi, letterati, studiosi... se qualcuno decidesse di prenderne l'elenco e leggere almeno un libro di ognuno, gli ci vorrebbero 10 anni come minimo!
il libro e' abbastanza impegnativo: e' lungo come quantita' di pagine (29 ore sul kindle, 1791 pagine mi dice amazon della sua versione), ma soprattutto e' pesante da morire, perche' si dilunga tantissimo in elucubrazioni senza fine, difficili da seguire e attorcigliate su se stesse fino al punto da dire tutto e il contrario di tutto ogni volta; sono arrivata a meta' e l'ho piantato li', mettendomi a leggere altro per un paio di mesi, ma siccome non sopporto di lasciare libri a meta', a un certo punto l'ho ripreso e da li' in poi e' andata meglio e a dir la verita' sono anche contenta di averlo letto, perche' illustra molto bene lo spaccato della societa' di allora e di quel particolare momento storico, ma nel complesso preferisco libri meno "introspettivi"
e adesso ho cambiato completamente genere e sto leggendo un giallo contemporaneo a spessore zero, ma mi sa che ho gia' scoperto l'assassino e questa cosa mi disturba parecchio
(pero' ve lo racconto quando l'ho finito)