Mi pare giusto ridare dignità e onore a quei medici-eroi che per primi lo hanno scoperto e che per questo sono pure stati accusati [cut*] di "aver fatto errori".
Estratto dall'intervista al direttore del Pronto Soccorso di Codogno:
Non credo che nessuno qui si aspetti che l'inchiesta della magistratura indichi che la colpa fu nel "protocollo" che quei medici furono costretti a violare. Dopotutto era stato emesso da una commissione guidata da un ginecologo e dove non c'era nemmeno un virologo anzi, aveva accusato i virologi di fare allarmismo.Cosa è successo a Codogno?
"Il cosiddetto "paziente uno" all'inizio aveva i sintomi classici di un'influenza e per due volte ha negato relazioni sospette con la Cina. Non rispondeva alle terapie ed essendo giovane era stato invitato invano a rimanere in ospedale sotto osservazione. Si è ripresentato il 19 notte, la polmonite si era aggravata, nessun farmaco funzionava. Nel primo pomeriggio di giovedì 20, dopo il trasferimento dalla medicina alle terapie intensive, si è accesa la lampadina all'anestesista che ha salvato tutti dalla catastrofe".
Quanto tempo è passato prima che scattassero le misure anti-contagio?
"La mia collega, forzando il protocollo, ha fatto fare il tampone. Prima ancora di avere conferme, personale e reparti sono stati messi in sicurezza".
Nota curiosa, anche il Corriere riporta l'intervista ma ha tralasciato completamente la successione dei fatti come si sono verificati.
https://www.repubblica.it/cronaca/20...-C8-P3-S1.8-T1