Stanno per cominciare anche in Calabria, ospedale di Cosenza.
Il problema di questo plasma è che non tutti i guariti possono donarlo: la media è del 20% dei guariti perché debbono avere degli anticorpi molto forti e ben sviluppati... spesso accade che non è così.
La sperimentazione in Cina non è andata bene, ma i protocolli italiani sono molto diversi e con molta più esperienza (appunto il plasma solo da donatori specifici e non tutti) oltre ad altre metodiche.
La speranza è di "riportare" questa malattia a livelli di ospedalizzazione molto più bassi, così d'avere a che fare con una malattia piuttosto grave, ma non peggiore delle polmoniti che da anni colpiscono in tutto il Mondo.
Oltretutto potrebbe dare una immunizzazione molto lunga, simile a quella di un vaccino.
E' tutto da studiare e verificare, ma i primi numeri sono certamente incoraggianti dicono i medici. La cosa che abbia nulli effetti collaterali è già un enorme successo, perché si potrà sperimentare liberamente, a differenza di tutti gli altri farmaci che hanno effetti collaterali e debbono essere utilizzati con attenzione e non su tutti i pazienti.