MARCO BREVEGLIERI
Software and Web Developer, Teacher and Consultant
Homepage | Blog | Delphi Podcast | Altri link...
WOW! Quanta carne al fuoco!
Mi piace un sacco sto forum.
Cerco di rispondere un po' a tutto, senza quotare ogni frase
Sulla questione "real programmers" mi trovo d'accordo su tutta la linea con alka, ma i real programmers sono quelli che scrivono gli 0 e 1 su carta.
Scherzi a parte, il codice 'spazzatura' si può scrivere in tutti i linguaggi e con tutte le librerie che si vuole.
A mio modesto parere, l'obiettivo di un programmatore è scrivere codice che sia facile da capire e manutenere, se poi l'ha copiato o si è avvalso di librerie il risultato non cambia. (questo non vale se stai imparando a programmare, in tal caso cerca di andare quanto più deep level che puoi)
Inoltre il programmatore deve saper usare il cacciavite giusto per la vite giusta.
Per esempio fare una mega struttura in Angular per animare una gallery in un sito in wordpress, potrebbe essere uno sforzo inutile. Ma avete mai sentito parlare di Vue.js? È ottimo per creare micro-frontend e come dimensioni della libreria (base) siamo lì. Non sono sicuro, ma un discorso simile si può fare anche con React o Svelte.
Un altro punto di forza di un programmatore è essere pronto al cambiamento. Con questo non voglio dire che bisogna buttarsi a pesce su TUTTE le nuove tecnologie che escono, ma essere pronti alle transizioni e trovare il tempo di provare cose nuove (anche un ora a settimana), con l'obiettivo di integrare gradualmente nei nostri progetti "seri" quelle che ci sembra stiano andando "per la maggiore".
Anche perché da quello che vedo in giro gli annunci di lavoro per dev jQuery sono sempre meno e aumentano invece quelli per React/Angular/Vue.
A meno che non vogliate lavorare in banca, in tal caso imparatevi il Cobol
Sì, l'ho usato proprio a questo scopo in più occasioni, perché simile al "buon vecchio" AngularJS (ben diverso da Angular) ma con funzionalità interessanti soprattutto per la gestione delle viste, senza la necessità di coinvolgere Node, avere a che fare con package e altre amenità (in breve, funziona anche come script che vive di vita propria).
Non conosco bene Svelte, ma so che per React questo discorso è più difficile al giorno d'oggi, perché si sfrutta appieno usando la sintassi JSX e questa ha bisogno di essere "transpilata": se si usa Node e i tool annessi che producono il sito da distribuire con la transpilazione del codice prima del deploy, tutto OK (al prezzo di installarsi il toolset completo), mentre se la transpilazione deve essere fatta "in linea", o "al volo" per meglio dire, ciò è possibile ma il transpiler di Babel è molto pesante come script e inoltre va considerata la tempistica della conversione del codice in JSX nel classico "vanilla JavaScript". Da questo punto di vista, VueJS è molto più usabile.
Per tutto il resto, non posso che concordare.
Ciao!![]()
MARCO BREVEGLIERI
Software and Web Developer, Teacher and Consultant
Homepage | Blog | Delphi Podcast | Altri link...