Terzo giorno direi ci scanzonamento o di scazzamento (scegliete voi, non mi offendo).
Non so voi ma se non sto sotto pressione mi sento terribilmente appallato e non riesco nemmeno ad avere delle idee appena appena passibili. Per sotto pressione ritengo risolvere faccende complicatissime nell'intervallo tra la prima tazza di caffè e il pranzo, mentre magari qualche altro cliente ti urla che vuole il resto del lavoro per cena. O, ancora meglio, quando sei talmente incasinato che ti tocca dimenticarti che la notte è fatta per fare casino, sbevazzare, ciuppolare e dormire (poco dormire, tempo perso dormire).
Invece, in questo giornate lente e un po' svogliate (baglionismo) dove in teoria potrei tranquillissamente vedere di sistemare un'ideuzza per il sitozzo, non riesco a fare nulla.
Diciamo pure che ciondolo per casa, vado al supermercato, esco a fare un giro...insomma una palla mostruosa.
Oppure mi metto ad aprire thread interessantissimi come questo. Almeno oggi pomeriggio ci sarà un po di gustoso casino nonchè fiumi di birra e urla e baci in bocca con slinguazzata a tradimento con la prima tifosa italiana che becco in prossimità del gol (eventuale. Toccarsi gli zebedei. Le signore tocchino quelle del collega d'ufficio più prossimo).
Mi domandavo, ma voialtri lavorate meglio quando state sottopressione o invece in quel caso crollate?
Mi viene in mente una citazione: ci sono persone che le spremi e si svegliano, altre che crollano (The Devil's Advocate).
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